Bulli umiliano 12enne a scuola: "Non hai scarpe e vestiti firmati, sei poveraccio"
Allora hai il fisico del ruolo per fare il predatore e guidare il gruppetto di giustizieri nella caccia alla vittima predestinata: il compagno cicciottello che gira con scarpe, giubbino e maglioni senza il logo di grido perché è un lusso che la famiglia non può permettersi.
Il compagno nel mirino e lo scherniscono al grido: «Sei un poveraccio», gli puntano il dito contro, gli tolgono sicurezze, sorrisi e l’aria che respira, lo umiliano pure quando lui pensava che fosse finalmente arrivato il suo momento, quello del riscatto: l’entrata in classe con le scarpe da tennis muove di zecca, di marca: un regalo che ha voluto fargli la mamma in un gesto di sacrificio e d’amore.
Inutile perché quelli non hanno ceduto, gliele hanno fatte togliere per dimostrare che erano false, perché lui è sfigato e non potevano mai essere originali.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Febbraio 2017, 10:20
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