I riti liturgici erano stati chiesti dai parroci dei plessi dell'istituto comprensivo 20 e l'ok del consiglio creò non poche polemiche politiche. L'autorizzazione per le benedizioni, che furono poi celebrate a marzo, prevedeva che dovessero avvenire in orario extrascolastico.
IL PROF: "AFFERMATA LAICITÀ" «Con l'accoglimento del nostro ricorso si è affermato un principio importantissimo, non solo per la scuola di Bologna, ma per la scuola italiana.
L'indicazione è estremamente chiara: la scuola è laica. A scuola si insegna a vivere insieme, si fa cultura. Le pratiche religiose restano fuori. È stato affermato un principio della Costituzione».
È il commento di Monica Fontanelli, una delle insegnanti che ha presentato il ricorso al Tar, oggi accolto, contro la delibera di un consiglio di istituto di Bologna che autorizzava le benedizioni pasquali a scuola.
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Pubblicato da Leggo - Il sito ufficiale su Mercoledì 10 febbraio 2016
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 10 Febbraio 2016, 20:11
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