Bologna, neonato prematuro e abbandonato: le altre mamme lo allattano e gli salvano la vita

Bologna, neonato prematuro e abbandonato: le altre mamme lo allattano e gli salvano la vita
Un bimbo nato prematuro, alla venticinquesima settimana di gravidanza, e non riconosciuto dalla madre, sta dimostrando dopo quattro mesi un grandissimo attaccamento alla vita: alla nascita il piccolo pesava appena 775 grammi, oggi pesa 2 kg e 420 g e le sue condizioni di salute migliorano giorno dopo giorno.

Il miracolo, avvenuto presso il reparto di Neonatologia dell'ospedale bolognese Sant'Orsola, è raccontato da Il Resto del Carlino. I medici che lo hanno seguito dalla nascita in terapia intensiva neonatale hanno dovuto compiere diverse operazioni, tutte molto delicate, per salvarlo: «Ovviamente all'inizio non poteva respirare autonomamente, così abbiamo dovuto subito ricoverarlo e sostenere la sua funzione cardiaca e nutrirlo, anche perché non aveva il latte della madre che è sempre la prima medicina e forse la migliore, soprattutto in caso di nascite premature».

Per salvare il piccolo è stato necessario il contributo di altre neo-mamme: «Per fortuna abbiamo 'Allattami', una banca del latte che ci aiuta in emergenze come questa. Il piccolo è stato nutrito con il latte donato da quindici mamme, prima con poche gocce al giorno tramite un sondino orogastrico, che dalla bocca giunge allo stomaco, poi via via in quantità superiori con il poppatoio, quando ci siamo accorti che l'intestino reagiva sempre meglio».

Ora il piccolo può respirare autonomamente ma per arrivare ai normali parametri di crescita c'è ancora bisogno di molto tempo. Quando starà bene, sarà affidato ai servizi sociali e i medici ammettono che già sentiranno la sua mancanza: «Per il nostro reparto è come una mascotte, ci affezioniamo sempre ai neonati che devono passare tanto tempo in ospedale, ma Luca è più speciale, dal momento che non ha mai avuto accanto la mamma».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 30 Marzo 2017, 14:03
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