Bollette, arriva un forte taglio dal primo aprile:
-5% sulla luce, -10% sul gas

Bollette, forte taglio da aprile: -5% sulla luce, -10% sul gas
Anche se si avvicina il primo aprile, non si tratta di uno scherzo: arriva un forte taglio sulle bollette degli italiani. Dopo i primi ribassi arrivati all'inizio del 2016, da aprile la bolletta dell'elettricità registrerà infatti un calo del -5,0%, mentre per la bolletta gas la diminuzione sarà ancor più consistente, con un -9,8% (solo in parte attesa per la stagionalità estiva), per risparmi complessivi nei 12 mesi dell'anno scorrevole di 67 euro.

È quanto prevede l'aggiornamento delle condizioni economiche di riferimento per le famiglie e i piccoli consumatori in tutela per il secondo trimestre 2016 dell'Autorità per l'Energia. Per l'elettricità, la spesa per la famiglia-tipo nell'anno scorrevole (1° luglio 2015- 30 giugno 2016) sarà di circa 502 euro, con un calo del -1,6% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell'anno precedente (1° luglio 2014 - 30 giugno 2015), corrispondente ad un risparmio di circa 8 euro. Per il gas la spesa della famiglia tipo nello stesso periodo sarà di circa 1.076 euro, con una riduzione del -5,2%, corrispondente a un risparmio di circa 59 euro rispetto all'anno scorrevole.

CODACONS: OTTIMA NOTIZIA La decisione dell'Autorità per l'energia che ha previsto un calo delle tariffe di luce e gas «è un'ottima notizia». Lo afferma in una nota l'Unione nazionale consumatori, e anche il Codacons parla di «buone notizie per i consumatori italiani». Per il Codacons «si tratta di maxi-ribassi che comporteranno risparmi per le famiglie, ma che potrebbero essere addirittura più pesanti se si arrivasse in Italia ad un taglio della tassazione sulle bollette energetiche. Il nostro paese, infatti, detiene il record europeo per le tasse sull'energia: la pressione fiscale incide sulle bollette per il 37% (luce) e per il 34% (gas). Situazione ben diversa in Europa, dove la tassazione media è del 32% sull'elettricità e del 23% sul gas». A giudizio dell'Unc, inoltre, si tratta della «dimostrazione che i prezzi di riferimento del mercato tutelato funzionano e che la sua abolizione, prevista nel ddl concorrenza per il 1ø gennaio 2018, è solo un regalo alle compagnie ed un sopruso nei confronti delle famiglie». Ecco perché l'Unc chiede che nel ddl concorrenza sia rivista la data del 1ø gennaio 2018 e, comunque, «sia prevista un'asta competitiva internazionale per assegnare i lotti di clienti che rimarranno nel mercato tutelato invece di essere assegnati al previsto servizio di salvaguardia, che salvaguarda solo i guadagni e gli interessi delle imprese».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 30 Marzo 2016, 19:15
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