Bocciato alunno dislessico, a processo ex dirigente prof e segretaria. Chiesto maxi risarcimento

Bocciato alunno dislessico, a processo ex dirigente prof e segretaria. Chiesto maxi risarcimento

di Roberta Brunetti
SAN DONA' - La bocciatura contestata di un alunno di prima media con problemi di dislessia. E ora il rinvio a giudizio dell'ex dirigente della scuola, di un altro docente e di una segretaria, tutti accusati di falso in atto pubblico per un timbro sul piano didattico personalizzato di quell'alunno, che sarebbe stato posto in un momento successivo. Una vicenda complessa che si dovrà chiarire in dibattimento.

Ieri il giudice per le indagini preliminari Alberto Scaramuzza, su richiesta del pubblico ministero Massimo Michelozzi, ha rinviato a giudizio Morena Causin, già dirigente dell'istituto Ippolito Nievo di San Donà di Piave (avvocato Giovanni Seno), il docente coordinatore della classe Roberto Boccato (avvocato Valentina Boato) e la dipendente della segreteria Maria Luisa Lucadello (avvocati Pietro e Renato Speranzoni). Per i tre il processo si aprirà il prossimo 6 luglio, davanti al giudice Daniela Defazio. I genitori del ragazzo, assistiti dagli avvocati Angelo Lorenzon e Nicoletta Masiero, si sono costituiti parte civile e chiedono un risarcimento di 20mila euro.
 
Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Marzo 2017, 09:15
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