Bimbo morto dissanguato, il maestro di karate: "Ha donato la sua vita". E riceve la cintura nera
I genitori sono in Italia dai primi anni Novanta: il padre lavora a Roma, la madre fa le pulizie all'ospedale S.Orsola di Bologna. Alessandro era rimasto in casa con il nipotino di 3 anni, mentre la madre e la sorella erano uscite per un quarto d'ora per andare a fare la spesa al vicino supermercato.
Il bambino ha visto che il nipotino era rimasto chiuso nel terrazzino verandato: la portafinestra si era incastrata. Allora ha deciso di tentare di aprirla con un calcio, ma ha colpito la vetrata che rompendosi gli ha reciso l'arteria femorale, facendolo morire dissanguato. «Non è stata un tragica fatalità - ha detto Morale - , si tratta di un bambino che ha pensato che il nipotino fosse in pericolo di vita e allora ha donato la sua vita per salvarlo». Morale ha lanciato una raccolta di fondi postepay per sostenere la famiglia ed ha spiegato che l'Umanitaria pagherà per intero il funerale.
Ultimo aggiornamento: Sabato 6 Agosto 2016, 20:45
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