Feto in un sacchetto, il racconto delle 15enni:
​"Oddio, nella busta c'è un bimbo morto"

Feto in un sacchetto, le 15enni: "Oddio, c'è un bimbo morto"

di Chiara Marinelli
CIVITANOVA - È il feto di una bambina di 4-5 mesi quello ritrovato morto stasera a Civitanova Marche, in un sacchetto di carta infilato in un sacco di plastica, in via Dalmazia. Lo ha confermato la Questura di Macerata, che con il commissariato civitanovese conduce le indagini.
Una delle due ragazzine di 15 anni sentite in queste ore in commissariato avrebbe detto di aver notato il sacco appoggiato su una panchina della frazione in cui vive. Uscita da scuola - così ha riferito - il sacco era ancora lì. Lei allora lo avrebbe preso, portato a casa, e poi avrebbe chiamato l'amica della stessa età proponendole di andare insieme a Civitanova per aprirlo e vedere cosa conteneva. Naturalmente questa versione dei fatti è al vaglio degli investigatori, che hanno sentito le due quindicenni alla presenza dei genitori, e informato la Procura dei minori di Ancona. Al momento non si ravvisano estremi di reato, e in ogni modo in controlli proseguono anche in tutti gli ospedali della zona.

IL RACCONTO "Oddio, ma qui c'è un bambino morto!". Un passante sente le grida agitate di una ragazzina che si rivolge a una sua coetanea e chiama la polizia.
Un attimo prima due quindicenni avevano appena aperto un sacchetto di carta con dentro un feto di quattro o cinque mesi. Morto.
Tutto è accaduto nel tardo pomeriggio di ieri intorno alle 18 in corso Dalmazia, nell'androne del palazzo al civico 176. È lì che, secondo una prima ricostruzione, si sono incontrate due ragazzine per trascorrere un pomeriggio insieme.
Una delle due, da Trodica di Morrovalle, era salita su una corriera diretta a Civitanova. Alla fermata, però, ha notato un sacchetto di profumeria.
Era appoggiato su una panchina e, secondo quanto riferito dalla ragazzina agli inquirenti, lo ha preso con lei e lo ha portato fino a Civitanova. Poi, insieme con la sua compagna di scuola di Montelupone, ha raggiunto l'androne della galleria per aprire il sacchetto.

Si tratta di una zona, dove insistono numerosi appartamenti, che è un luogo di ritrovo per adolescenti. Tra l'altro, più volte i residenti hanno segnalato la presenza molesta di alcuni giovanissimi, che urlano e bevono lì a due passi dai portoni delle abitazioni. Fatto sta che una volta raggiunta la galleria, alla quale si accede salendo una rampa di scale, le due quindicenni hanno appoggiato il sacchetto sul davanzale di un garage e lo hanno aperto.

Pensavano di trovarci qualche regalo di Natale scordato da qualcuno in attesa del bus, invece hanno fatto una la macabra scoperta. Nel sacchetto di carta c'era un secondo involucro di plastica. All’interno il corpicino già formato di un feto di quattro o cinque mesi, di sesso femminile e di carnagione chiara.

È scattato subito l'allarme. Un passante ha chiamato la polizia alle grida di una delle ragazzine, mentre una mamma col passeggino che passava di lì ha allertato i carabinieri.
Sul posto sono arrivati la Volante del commissariato, i carabinieri e l'automedica del 118. Ma il personale medico e sanitario non hanno potuto far altro che constatare il decesso della neonata.

Sul posto anche due pattuglie della polizia municipale. Corso Dalmazia è stato chiuso al traffico e transennato, mentre arrivava anche la polizia scientifica per i rilievi. Dopo poco più di un'ora dal rinvenimento è arrivato anche il medico legale Antonio Tombolini.

Sono in corso le indagini da parte del commissariato di polizia per chiarire la versione delle due minorenni, che appare alquanto confusa. Entrambe sono state accompagnate in commissariato per essere ascoltate e lì sono state hanno raggiunte i genitori.

La vicenda presenta ancora numerosi punti oscuri, un giallo tutto da chiarire. Sembra che le due amiche fossero convinte di aver trovato qualcosa di prezioso, magari un regalo dimenticato da qualcuno sulla fermata del bus. Pare anche che ieri mattina, intorno alle 7, la ragazzina si fosse già accorta del sacchetto sulla panchina e quando l'ha rivisto lì, sempre nello stesso punto, ha pensato di prenderla. Questa è la prima versione a caldo fornita dalle due.

Una non ha retto ed è scoppiata a piangere mentre saliva a bordo della Volante del commissariato. Dopo tutti i rilievi tecnici del caso, il corpicino della bambina è stato portato via dal carro funebre dell'Asof, scortato dalla polizia municipale fino all'obitorio dell'ospedale di Civitanova Alta.

È stata disposta l'autopsia, che sarà effettuata questa mattina alle ore 9.30. Gli esami autoptici sul feto sono stati disposti dal pm di Macerata Claudio Rastrelli, che coordina le indagini. Intanto le forze dell'ordine stanno raccogliendo le testimonianze dei residenti del grosso stabile che collega corso Dalmazia al salotto buono della città, quelle dei vicini, dei negozianti della zona, che è priva di telecamere di sorveglianza.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 25 Dicembre 2015, 09:56