La notizia, pubblicata su 'La Nazione', è emersa in seguito alle notifiche, dopo l'avviso di chiusura delle indagini e la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pm Ersilia Spena. Il bidello, che era stato arrestato (ai domiciliari) ed ha tuttora l'obbligo di dimora nella sua abitazione in un comune dell'Aretino, si dice innocente e parla di un equivoco: i bambini si sarebbero suggestionati fra loro.
L'inchiesta iniziò in seguito al repentino cambio di personalità di una bambina, che cominciò ad avere crisi isteriche e ad usare un linguaggio scurrile.
Fu uno psicologo dell'ospedale Meyer di Firenze a sospettare che avesse subito abusi sessuali. Nella scuola vennero anche installate dai carabinieri telecamere e microfoni nascosti, ma senza raccogliere prove sulle violenze. Anche l'analisi del computer del bidello non ha prodotto risultati.
Ultimo aggiornamento: Domenica 28 Dicembre 2014, 19:15