Sosta massima 48 ore: ecco come
i nomadi aggirano il divieto nell'area

Sosta massima 48 ore: ecco come i nomadi aggirano il divieto nell'area

di Maria Chiara Pellizzari
CASTELFRANCO - Accampamento di nomadi nell'area attrezzata di sosta temporanea di via Valsugana. Il regolamento è chiaro: la sosta è consentita per 48 ore, perché si tratta di un'area a uso turistico.
I camperisti dovrebbero arrivare, visitare la città, accrescendo l'indotto economico, e poi dirigersi verso altre mete. Ma i nomadi usano uno stratagemma: «Entrano nell'area, vi sostano 48 ore, poi escono e rientrano. Non sempre pagando il ticket».

Così, anziché usare l'area per la sosta temporanea, la sfruttano per un utilizzo stanziale e prolungato. A mettere in luce l'uso improprio dell'area è la consigliera Tiziana Milani. La situazione è sotto gli occhi di tutti. Il problema venne segnalato già ai primi di ottobre da diversi cittadini, tra cui anche i camperisti castellani.

«Il problema persiste da quest'estate -spiega il referente del club camperisti Andrea Bergamin- Abbiamo inoltrato diverse segnalazioni agli uffici comunali. Il problema è gestibile, ma a oggi non è stato risolto».

Bergamin suggerisce una chiave di intervento. «Nell'area sono presenti telecamere che riprendono le targhe dei veicoli -spiega- Tramite le registrazioni diventa semplice verificare chi sta aggirando il regolamento».

Non solo: «A volte i camperisti posteggiano la loro abitazione mobile nel parcheggio libero a servizio dei clienti della Coop». Senza pagare alcun biglietto. «Non serve far intervenire le ruspe, ma bisogna fare qualcosa per garantire la tutela dei cittadini sotto il profilo della sicurezza -ha sottolineato Milani- L'area in cui i camperisti trovano l'acqua e la corrente, è costata al Comune 82mila euro, oltre a migliaia di euro per implementare le telecamere».

Inoltre nella zona, a causa delle soste prolungate, sono stati segnalati accumuli d'immondizia abbandonati e questo ha generato una situazione di degrado in una delle aree ricettive, che dovrebbero dare invece il degno benvenuto ai turisti in città.
Ora però, anche grazie alla segnalazione della consigliera, la polizia municipale sta intensificando i controlli. «Poi, dati alla mano, daremo una risposta» ha replicato il sindaco Stefano Marcon.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 21 Dicembre 2015, 12:16