Annegato sul lungomare di Napoli. Ivan
come Salvatore: ucciso dalla città a rischio

Annegato sul lungomare di Napoli. Ivan come Salvatore: ucciso dalla città a rischio

di Titti Marrone
morto sotto gli occhi dei fratellini, nel tratto di mare insozzato di cartacce e rifiuti della microscopica Mappatella Beach, dove ogni giorno si affolla un centinaio di napoletani, intenti a inventarsi lo sfogo di un’estate immaginaria, il sollievo di un refrigerio negato dalla sporcizia e dall’incuria circostanti. È morto, Ivan, 13 anni, davanti alla spiaggetta dove i ragazzini come lui cercano la gioia di giochi e tuffi acquatici, nello specchio di un mare reso infido dal degrado profondo che, quello sì, bagna Napoli. Lungomare liberato, lo chiamano: definizione da spot, pensata come una buona promessa di appropriazione di spazi ma diventata sempre più beffarda dicitura che suona paradossale per il caos, il disordine, l'abbandono in cui versa.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 30 Luglio 2014, 09:49