Vita da precaria: "Da 14 anni attendo la cattedra che va a finire a uno del Sud che non si presenta"

Vita da precaria: "Da 14 anni attendo la cattedra che va a finire a uno del Sud che non si presenta"

di Mauro Favaro
RONCADE - un'insegnante precaria da 14 anni. Negli ultimi sempre stata a un passo dall'entrare in ruolo. Cio dal diventare titolare della cattedra dei suoi sogni: quella di educazione fisica. «Ma ogni volta che sarebbe toccato a me - denuncia Anna Paola Vianello, docente di Roncade - sono puntualmente scivolata indietro nella graduatoria a causa dell'inserimento di insegnanti provenienti dal meridione». E così è andata anche la settimana scorsa alle nomine organizzate all'alberghiero Alberini di Lancenigo. «C'era in ballo una cattedra di educazione fisica alle medie - racconta - ma appena prima di me è arrivato un docente della Sicilia che non si è nemmeno presentato di persona all'assegnazione». Per prendersi il ruolo non è indispensabile. Basta una delega. Nemmeno portata da qualcun altro: è sufficiente inviare un fax con il quale si dichiara di accettare la cattedra.




Ultimo aggiornamento: Mercoledì 3 Settembre 2014, 16:02