Scontro all’incrocio, poi insulti e spintoni tra due i settantenni al volante

Scontro all’incrocio, poi insulti e spintoni tra due i settantenni al volante
ANCONA - «Sei passato col rosso». «No, sei stato tu, mi hai distrutto la macchina nuova». E giù insulti, spintoni. Sarebbe volato pure qualche ceffone. La lite dopo l’incidente, a suon di minacce e parolacce, ha rischiato di trasformarsi in rissa. Ci ha pensato la polizia, chiamata dal personale del 118, a placare gli animi incandescenti come l’aria che si respirava ieri all’ora di pranzo in centro. Il caldo a volte gioca brutti scherzi. Lo sanno bene i due anziani automobilisti che quasi sono venuti alle mani dopo lo schianto avvenuto al semaforo all’uscita della galleria del Risorgimento. Uno dei due non ha rispettato il rosso e ha tagliato la strada all’altro. L’impatto è stato violento, ma per fortuna i due uomini alla guida, che viaggiavano da soli, hanno riportato ferite lievi. Il problema è che entrambi pretendevano di aver ragione. E’ bastata una parola di troppo per accendere la miccia, sotto gli occhi di tanti passanti esterrefatti. Erano le 12,45 quando i volontari della Croce Rossa, intervenuti per l’incidente, hanno chiamato il 113. Temevano che la situazione degenerasse perché i due automobilisti anconetani se ne stavano dicendo di tutti i colori ed erano ormai venuti a contatto.

Erano usciti sanguinanti e acciaccati, ma tutto sommato in discrete condizioni, dall’incidente avvenuto all’altezza del primo semaforo di via Giannelli. Lo schianto ha coinvolto una Hyundai ix35 condotta da un 74enne che dalla galleria procedeva verso il centro e una Opel Zafira guidata da un 77enne che da via San Martino stava per imboccare via Isonzo. Chi è passato con il rosso, lo stabilirà la Polizia Stradale intervenuta insieme a una pattuglia delle Volanti. Di sicuro uno dei due non ha rispettato lo stop e ha centrato in pieno l’altra auto. Era particolarmente agitato il pensionato di 77 anni che si sarebbe spintonato anche con il figlio del rivale, intervenuto pochi minuti dopo lo schianto per soccorrere il padre, temendo per la sua salute. All’arrivo della polizia, la situazione è tornata alla normalità. E infatti nessuno, al momento, ha deciso di sporgere querela. 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 8 Giugno 2017, 10:26
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