La notizia era stata lanciata dal Fatto Quotidiano, che spiegava come in questo caso non sia stata adottata la misura del Governo Berlusconi nel 2009, all'indomani del terremoto a L'Aquila. Il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, ha dichiarato: «Ne ho discusso con Matteo Renzi proprio durante l'ultimo incontro, mi ha assicurato che farà di tutto per risolvere questo problema».
#Amatrice, a quasi un anno dal sisma, la beffa per chi ha ereditato le case distrutte: deve pagare la tassa di successione pic.twitter.com/sj97FVco2P
— Beatrice Bortolin (@beabortolin) 19 giugno 2017
Più concreto del segretario Pd, dopo che la notizia aveva suscitato l'indignazione di tutta Italia e di tutto il mondo politico, il commissario alla ricostruzione Vasco Errani, che ha annunciato: «Nel primo provvedimento utile in Parlamento, il governo farà un emendamento per definire con chiarezza che nessun cittadino terremotato dovrà pagare alcunché per la tassa di successione. Sul fronte fiscale penso alla scelta delle zone franche, molto importante, molto utile per questi territori. Poi, in coerenza con quello che è stato già fatto, arriverà l'emendamento sull'imposta di successione».
Intanto, in quel che resta di Amatrice, l'amministrazione di Sergio Pirozzi ha fatto installare alcuni cartelli che invitano tutti a evitare di scattare selfie davanti alle macerie. Quello che è morte e dolore per alcuni, sembra diventare intrattenimento per altri. Come per la Concordia, Avetrana e Cogne: il rispetto sacrificato per la voglia di apparire.
@nonleggerlo fare girare.. è importante 👍👍 pic.twitter.com/sieCJXhVRc
— Francesco Dante (@mezzofigo1) 19 giugno 2017
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 28 Giugno 2017, 11:39
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