In Italia sempre più giovani fanno uso di droghe:
preoccupano quelle pesanti e sintetiche

In Italia sempre più giovani fanno uso di droghe: ​preoccupano quelle pesanti e sintetiche

di Valeria Arnaldi
ROMA - Esperienze di pre-morte e comunicazione telepatica. Sono questi alcuni degli effetti prodotti dalle nuove droghe, che si aggiungono a quelli “classici” di insonnia, irritabilità e aggressività. Le nuove dipendenze interessano soprattutto i giovani, in un quadro sempre più articolato ma anche sempre più nascosto – molte sostanze si comprano on line attraverso il deep web che permette di mantenere l'anonimato - quello sull'abuso di sostanze da parte dei giovani, tra alcol e droghe.





Secondo i dati forniti ieri dal quinto Congresso italiano Great Network, tenutosi alla Scuola Superiore di Polizia a Roma, che ha visto forze dell'ordine, medici e psicologi discutere sul tema tra operatività ed emergenza, su circa 2500 pazienti accettati in Pronto Soccorso e risultati positivi ai test sull'abuso di sostanze stupefacenti, circa il 50% ha tra 15 e 45 anni.



Nello specifico, circa il 20% ha un'età compresa tra 15 e 25. Diverse le fasce d'età e diverse le droghe. Al primo posto rimane l'alcol. Se nella fascia 15-25, però, al secondo seguono i cannabinoidi, per la fascia 25-45, a crescere vertiginosamente è il consumo di cocaina. A preoccupare sono, soprattutto la ketamina, cosiddetta “droga dello stupro”, una “vera piaga” di cui rimangono vittime ragazze ma anche ragazzi, e l'artiglio del diavolo, per cui si registrano casi di morte in aumento.



E ancora, il poliabuso, ossia il mix di droghe e alcol, particolarmente difficile da riconoscere in Pronto Soccorso. I numeri della droga in Italia sono decisamente alti. In un anno, la polizia effettua in media 20mila operazioni per contrastare l'offerta, per un totale di oltre 40mila tonnellate di sostanza sequestrate. E il dato rappresenta solo una percentuale, tra 10 e 20%, del traffico di sostanze nel Paese.



Le vie di accesso più facili sono le frontiere marittime, ma cresce il commercio di piccole bande, che si muovono in auto dal Nord Europa. Un traffico fatto dai giovani per i giovani, ancora più difficile da intercettare.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Ottobre 2014, 08:51
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