Ucciso dal branco ad Alatri, la sorella e la madre di Emanuele: è stata una vendetta

Ucciso dal branco, la sorella e la madre di Emanuele: è stata una vendetta
La famiglia di Emanuele Morganti pensa
che sia stata una vendetta organizzata il pestaggio ad Alatri,
in provincia di Frosinone, il 25 marzo, che ha portato alla
morte del ventenne dopo l'agonia in ospedale. È quanto hanno
detto la madre e la sorella del ragazzo al programma 'Le Iene
Show' su Italia 1 ieri sera. «Io sono convinta che lo stavano
aspettando, era preparata questa cosa - afferma Lucia Morganti,
la madre - Noi pensiamo che fosse una vendetta, punto»,
denunciando anche una omissione di soccorso perché nessuno dei
tanti presenti in piazza ha chiamato subito i carabinieri.
La sorella Melissa racconta che a novembre-dicembre scorsi
Emanuele aveva avuto un alterco con un giovane di Alatri che
stava picchiando la fidanzata e che lui era intervenuto per
fermare. «Questo mi urlava 'Se rivieni ad Alatri sei morto, sei
mortò», ha riferito Emanuele alla sorella. «Nei giorni
successivi Emanuele mi diceva »lo sai che quello mi sta
cercando? - dice Melissa Morganti alle 'Ienè -. Lo sai che
quello dice a tutti che mi vuole ammazzare? Lo sai che quello
dice a tutti che mi vuole picchiare? Non ci posso andare più io
sopra ad Alatri«. Il fatto che Morganti ci andasse molto meno lo
conferma l'amico Gianmarco Ceccani, che più di tutti ha cercato
di difenderlo la sera del pestaggio. Secondo Ceccani, però, il
giovane che aveva minacciato Emanuele non era in piazza quella
sera perché si trovava in carcere per altri reati. La sorella
racconta invece di aver trovato su Fb molte foto del giovane con
cui Emanuele ebbe la lite assieme a Mario Castagnacci, in
carcere accusato dell'omicidio di Alatri. Una immagine viene
mostrata nel programma di Italia Uno. L'ipotesi della vendetta é
stata valutata dai pm, ma non é ritenuta la più probabile.
(ANSA).

LAL
06-APR-17 19:29 NNNN
 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 6 Aprile 2017, 22:31
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