William e Kate contro i paparazzi:
"Lasciate in pace i nostri figli"

William e Kate contro i paparazzi: "Lasciate in pace i nostri figli"
LONDRA - Lasciate in pace i nostri figli: si può riassumere così la dura lettera che William e Kate hanno fatto diffondere oggi da Kensington Palace contro i paparazzi che continuano a "molestare" il principe George e già pensano di rubare qualche scatto della piccola Charlotte. I duchi di Cambridge non ci stanno.





E nel documento si afferma che «è stato superato il limite» e che i modi usati dai cacciatori di scoop rappresentano un «rischio reale alla sicurezza» e che per questo potrebbero venir trattati per errore come criminali o ancora peggio, terroristi. È intervenuta anche Scotland Yard per spiegare la situazione e criticare quelle vere e proprie «operazioni sotto copertura», in cui i fotografi si nascondono nei modi più originali. «Ma così mettono loro stessi a rischio di un intervento da parte degli agenti armati». Per la polizia infatti non è possibile sapere, a priori, se nascosto in un'auto ci sia qualcuno che cerca di fotografare il principe George oppure un malintenzionato. Ancor di più, afferma sempre la Met Police, di questi tempi in cui è particolarmente alta l'allerta terrorismo. E nei giorni scorsi, secondo alcuni media britannici, sarebbe finita nel mirino dell'Isis la stessa Regina e gli altri membri della famiglia reale, che domani prenderanno parte nella capitale alla commemorazione per il 70esimo anniversario del V-J Day, che segnò la vittoria sul Giappone e la fine della Seconda Guerra mondiale.



Di «incidenti» coi paparazzi, come li definisce la lettera della casa reale, ne sono accaduti fin troppi di recente. I fotografi avrebbero fatto di tutto, dagli 'appostamenti' nascosti per immortalare il principe George, all'utilizzo di altri bambini per avvicinarlo, agli inseguimenti delle auto con a bordo i duchi e i loro due figli. Già l'anno scorso Will e Kate avevano formalmente diffidato un paparazzo, 'invitandolo' a smetterla di «seguire e molestare» il principino. In quel caso il fotografo venne avvistato non lontano dal piccolo mentre si trovava in un parco londinese con la sua tata - Maria Teresa Turrion Borrallo - e gli uomini della scorta. Secondo la casa reale, l'atteggiamento dell'uomo equivaleva a delle vere e proprie azioni di «stalking». La lettera di oggi si rivolge a tutti i media. Ma se quelli nazionali sono per tradizione rispettosi della vita privata di Will e Kate e pubblicano solo foto ufficiali, non si può dire lo stesso per alcune testate internazionali, duramente criticate nel documento.



Da tempo c'è una forte tensione tra i duchi di Cambridge e i paparazzi, che già diverse volte coi loro scatti hanno violato la privacy dei reali, come in occasione delle controverse foto di Kate ritratta in topless e poi finite su testate in Francia e Italia. E di sicuro William ha da tempo un rapporto molto conflittuale coi paparazzi, che a lungo hanno 'perseguitato' la madre Diana, scomparsa nel 1997, vittima di un inseguimento in auto ad alta velocità nel tunnel parigino dall'Alma proprio nel tentativo di sfuggire ai fotografi.
Ultimo aggiornamento: Sabato 15 Agosto 2015, 11:41
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