Violinista vittima di uno stalker online:
dopo 10 anni di molestie, si vendica così

La violinista molestata online per 10 anni, si vendica così

di Federica Macagnone
La maggior parte delle donne subisce nella propria vita qualche forma di molestia sessuale, leggera o pesante che sia, ma molte scelgono di ignorare i commenti offensivi piuttosto che prendere di petto le persone che le offendono. Anche Mia Matsumiya, una violinista 35enne di Los Angeles, ha assunto per tanto tempo lo stesso atteggiamento, fino a quando non si è stancata e ha deciso di reagire. Il mese scorso ha lanciato l'account Instagram "Perv Magnet", pubblicando gli oltre mille messaggi offensivi, sessualmente aggressivi e volgari che ha ricevuto negli ultimi dieci anni, gettando così in pasto ai social media quelli che lei definisce "stalker, pervertiti e pazzi" per svergognarli.



Per Mia, secondo quanto riporta l'Huffington Post, essere alta 1,45, asiatica-americana e musicista come lei crea una combinazione da incubo che attira come una calamita (da qui l'account "Perv Magnet") una quantità impressionante di molestatori e di comportamenti predatori inaccettabili. La musicista, che racconta di essersi imbattuta in pedofili, feticisti delle donne asiatiche, stalker, razzisti e di aver subito un'infinità di apprezzamenti non richiesti a sfondo sessuale, dice che dopo un po' era diventata insensibile e che non faceva più neanche caso ai commenti ricevuti su Facebook o MySpace, spesso conditi da minacce di stupro o di morte. Poi, dopo aver lasciato correre per anni, recentemente in lei è scattata una molla e ha deciso di reagire.



«Mi sono veramente arrabbiata - dice Mia - È assolutamente inaccettabile che una persona venga trattata in questo modo. La gente spesso nega l'esistenza del razzismo o del sessismo, ma io vengo lapidata quasi tutti i giorni, ed ecco le prove». E i messaggi che Mia ha pubblicato non lasciano adito a dubbi, spaziando spesso e volentieri dalla pornografia alla violenza verbale all'insulto. In un post si legge: «Devo confessarlo. Sono attratto dalle tue foto. Mi fanno eccitare. Ti piacerebbe vedere una foto in cui si vede cosa ha suscitato in me la tua bellezza?». E stiamo parlando di uno dei post più “leggeri”: su molti altri meglio sorvolare. Un altro commento bizzarro dice: «Posso legarti e lavarti i i denti?». E poi altri scritti pieni di insulti sessisti, razzisti e via dicendo.



Mia dice che la reazioni al suo account Instagram sono state per lo più positive, e che la sua pagina è un luogo dove le donne possono sfogarsi e denunciare i messaggi molesti che hanno ricevuto sui social media e sulle app di appuntamenti. Ha raccontato anche, però, che alcune persone pensano che lei stia utilizzando l'account solo per vantarsi delle attenzioni che riceve. «Immagino che siano le stesse persone che inviano quei messaggi - dice Mia - ma si sbagliano: quei commenti per me non sono dei complimenti e non lo saranno mai. Mi fanno sentire un oggetto disumanizzata e degradata. Penso che più li si legge, più si capisce la mia posizione».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 15 Ottobre 2015, 09:02