Usa-Russia, scontro sulla Siria. Trump: "L'Onu intervenga o lo faremo noi"

Usa-Russia, scontro sulla Siria. Trump: "L'Onu intervenga o lo faremo noi"

di Valeria Arnaldi
«Le terribili azioni del regime di Assad non saranno più tollerate». Messaggio forte quello che, ieri, il presidente Usa Donald Trump ha mandato alla Siria - e non solo - riferendosi alla strage di due giorni fa. E, soprattutto, messaggio chiaro. Ad anticiparlo ed esplicitarlo era già stata l'ambasciatrice americana all'Onu Nikki Haley durante il consiglio di sicurezza dell'Onu: «Quando l'Onu non riesce a portare avanti il suo dovere di agire collettivamente, ci sono momenti in cui gli Stati sono costretti ad agire per conto proprio». E quindi, «se le Nazioni Unite non interverranno noi potremmo farlo».

In quest'ottica si inserisce dunque, forse, anche il rimpasto che ha colpito Stephen Bannon, rimosso dal Consiglio per la Sicurezza nazionale Usa. Al suo posto, il generale McMaster, militare con esperienza diretta in materia di Medio Oriente e terrorismo. Francia, Gran Bretagna e Usa hanno messo a punto una bozza di risoluzione per l'avvio di un'inchiesta, per la quale il presidente siriano Assad dovrà «fornire i dati dei voli militari del giorno dell'attacco, i nomi degli individui al comando di squadre di elicotteri e accesso alle basi aeree da cui si crede siano state lanciate le armi chimiche». Nessun intervento diretto quindi. Almeno per ora. La risoluzione però è stata respinta in modo categorico dalla Russia. La portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova ha affermato che «Gli Usa hanno presentato una risoluzione basandosi su fake news, su rapporti falsi.

Questo documento complica i tentativi di una soluzione politica alla crisi, è anti siriana e può portare a un'escalation in Siria e nell'intera regione». Inevitabile lo scontro. Nel Consiglio di Sicurezza si sta producendo una frattura evidente - grave e profonda - tra Paesi occidentali e Russia.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 6 Aprile 2017, 08:45
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