I condomini dell'Apocalisse: i nuovi rifugi
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I condomini dell'Apocalisse: i nuovi rifugi ​antiatomici sono appartamenti extralusso

di Anna Guaita
NEW YORK – E’ mattina, e dalla finestra viene il dolce sole della campagna. Vi alzate, preparate un caffè in una cucina moderna ed efficiente. Poi scendete a farvi quattro bracciate in piscina. Nel pomeriggio magari vi incontrate con gli amici per un film. Una vita serena, tranquilla, rilassata. Eppure siete sotto terra. Per la precisione a oltre sessanta metri sotto terra. E se anche e la realtà virtuale che vedete oltre il vetro sembra incredibilmente vera, intorno a voi ci sono pareti spesse tre metri. Ed è lecito supporre che in superficie, sulla nostra vecchia Terra, ci sia il caos sociale, o la distruzione nucleare, o una devastante pandemia. L’apocalisse, insomma.

Gli appartamenti sotterranei non sono più una stranezza da Guerra Fredda. E non hanno nulla a che vedere con quegli scomodi improbabili buchi sotterranei che la gente si costruiva in giardino negli anni Cinquanta. Vari imprenditori hanno comprato i vecchi silos che ospitavano i missili balistici intercontinentali, i più micidiali inventati e costruiti dagli Usa e l’Urss per il reciproco annientamento. E in quei cilindri fatti per resistere ai bombardamenti atomici hanno costruito appartamenti costosi come uno a New York o Londra.





Quando l’imprenditore Larry Hall ha annunciato la decisione di trasformare la prima torre – chiamiamola così, anche se è una torre che va all’ingiù, dentro la terra - in un condominio post-apocalittico di lusso, fu accolto da un certo scetticismo. Ma i clienti non sono mancati. E ora che ha finito la costruzione e venduto tutti i locali del primo silos, e ha cominciato la ristrutturazione del secondo, le vendite continuano in modo sostenuto. L’inizio dei nuovi lavori è stato annunciato a novembre, e metà degli appartamenti del secondo silos sono stati già venduti, e la consegna è prevista per l’autunno del 2016. Un bilocale va per un milione e mezzo di dollari, un appartamento di due camera da letto va per tre milioni. Pagamento in contante, visto che non esistono banche disposte a offrire mutui per case la cui utilizzazione avverrebbe solo dopo l’apocalisse.



Hall ha offerto numerosi tour del primo silos. Ha fatto vedere i condomini elegantemente arredati, le finestre virtuali che danno l’impressione di essere aperte su scene bucoliche con un’illuminazione naturale che segue il ciclo delle 24 ore, con il sole la mattina e il buio e le stelle la notte. La piscina sovrastata da una parete di roccia naturale, il cinema con commode poltrone di pelle e un assortimento vastissimo di film. C’è un ambulatorio medico e una piccola sala chirurgica, oltre all’ufficio dentistico. C’è anche una piccola scuola, grandi riserve d’acqua, possibilità di coltivare verdure fresca e fare il riciclaggio dei liquami.



Gli abitanti dei “Survival Condominium” possono restare cinque anni sottoterra, e lasciare che sulla superficie la pandemia si esaurisca, le rivoluzioni si concludano, le catastrofi finanziarie si risolvano. Ma dopo cinque anni, dovranno affacciarsi. Ovviamente saranno armati fino ai denti di equipaggiamenti difensivi e offensivi modernissimi. E durante la permanenza sottoterra avranno avuto modo di tenersi in allenamento nell’inevitabile (essendo questa l’America) poligono di tiro.



Resta una domanda: se cominciasse l’apocalisse, come faranno i proprietari a raggiungere i loro survival condominium? Dopotutto i silos erano stati costruiti nel luogo più isolato che l’America della Guerra Fredda potesse identificare cioé il cuore del Kansas. Ma Larry Hall offre sicurezza anche su quel fronte: nel prezzo di un appartamento è incluso anche il trasporto in caso di catastrofe mondiale, via aereo, via automobile, o anche a piedi: il tragitto è stato ideato per ogni acquirente. Ma non dice di più. Se davvero domani scoppiasse l’apocalisse, Hall non vuole che tutti al mondo sappiano come arrivare ai condomini destinati solo per chi ha pagato salato per il lusso di sopravvivere.



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Ultimo aggiornamento: Giovedì 5 Marzo 2015, 16:20