Turchia, trionfa Erdogan: "Maggioranza
assoluta". Scontri tra la polizia e i Curdi -Guarda

Turchia, trionfa Erdogan: "Maggioranza assoluta"

di Mario Fabbroni
ROMA - La Turchia ha di nuovo il suo Sultano. Perché il Partito islamico-moderato per la Giustizia e lo Sviluppo (Akp) del presidente Erdogan - con il 49,3% dei voti, pari a 315 seggi su 550 - guadagna circa 10 punti rispetto alle elezioni del giugno scorso e la maggioranza assoluta. Il che vuol dire una Turchia completamente nelle mani di Erdogan.





Per il rotto della cuffia, invece, il partito filo-curdo Hdp entra in Parlamento con il 10,4% (pari a 59 seggi), mentre il socialdemocratico Chp ottiene il 25,4% dei voti (134 seggi) e il nazionalista Mhp il 12% (41 seggi). In questo modo il partito di Erdogan potrà tornare a governare da solo ma resta sotto la soglia dei 330 seggi necessaria per votare una modifica in senso presidenzialista della Costituzione, che dovrebbe comunque poi essere approvata da un referendum popolare.







Il risultato elettorale ha fatto comunque esplodere la rabbia tra i curdi, che sono scesi in piazza a Diyarbakir, nel sud-est del Paese. Ci sono stati durissimi scontri con la polizia davanti alla sede locale dell’Hdp (il partito filo-curdo). Le forze di sicurezza turche hanno lanciato gas lacrimogeni per disperdere manifestanti, che hanno reagito lanciando sassi e bloccando una delle strade principali della città.



Una tensione sociale altissima, che non sembra affatto chiudere gli ultimi 5 mesi di terrore.
La Mezzaluna infatti è stata interessata da due grandi attentati: quello di Suruc, il 20 luglio, costato la vita a 34 persone e la stage di Ankara dello scorso 10 ottobre, che ha lasciato sul campo 102 vittime. In entrambi i casi si trattava per la maggior parte di giovani curdi, in entrambi i casi gli autori degli attentati erano legati alla presenza terroristica dell’Isis. Anche giornali e televioni non allineate al volere di Erdogan hanno pagato il loro prezzo di sangue e libertà negata- Il gruppo editoriale Koza Ipek, proprietario di due tv e due quotidiani certo non filo governativi, è stato messo prima in amministrazione controllata e occupato dalla polizia nel giro di pochi giorni. Il risultato è stato una linea editoriale cambiata a 180 gradi. I giornalisti che hanno perso il loro posto anche a causa dell’utilizzo dei social network si contano a decine, mentre dallo scorso enerdì Cumhuriyet, il giornale di riferimento dei laici, è sotto controllo da parte della polizia perché potrebbe essere il prossimo obiettivo dell’Isis.

Ultimo aggiornamento: Lunedì 2 Novembre 2015, 08:53
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