Turchia, Erdogan non ha la maggioranza.
Il "Podemos" curdo entra in Parlamento

Turchia, Erdogan non ha la maggioranza. Il "Podemos" curdo entra in Parlamento

di Alessandra Severini
ROMA - L'Akp vince le elezioni in Turchia ma il risultato rischia di essere una vittoria di Pirro. Per la prima volta da quando è salito al potere nel 2002, infatti, il partito conservatore islamico guidato dal premier Recep Tayyip Erdogan sembra destinato a perdere la maggioranza in Parlamento.





L'Akp avrebbe raggiunto una percentuale di poco superiore al 40% che gli consegnerà 258 seggi, meno di quelli necessari a ottenere la maggioranza assoluta. Un esito inaspettato per il partito del premier che registra una calo di consensi superiore al 9%. Ma soprattutto la bocciatura del progetto di riformare la costituzione turca ampliando fortemente i poteri del presidente. L'altra sorpresa è il risultato del partito filo curdo Hdp, guidato dal quarantenne Selahattin Demartis, definito lo “Tsipras turco”.



L'Hdp ha raddoppiato i consensi e, sfiorando il 13%, è riuscito per la prima volta a superare la soglia per entrare in Parlamento con 79 deputati.
Gli altri due partiti di opposizione, il Chp e l'Mhp avrebbero raggiunto rispettivamente il 25% e il 16,4%. Gli scenari rimangono incerti. Fonti vicine al governo Erdogan avrebbero parlato dell'ipotesi di «un governo di minoranza ed elezioni anticipate». E il nuovo governo potrebbe nascere da un'alleanza fra gli islamici dell'Akp e il Mhp, il partito nazionalista, che ha visto crescere il proprio consenso. Il clima in Turchia rimane teso. Anche nella giornata elettorale si sono registrati scontri e violenze, che hanno caratterizzato l'intera campagna elettorale, culminando con l'attentato che venerdì sera ha colpito un comizio del partito curdo Hdp a Diyarbakir.

Ultimo aggiornamento: Lunedì 8 Giugno 2015, 11:18
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