Trump ora minaccia Cuba in lutto: “Se non migliora, stop all'intesa con L'Avana”

Trump ora minaccia Cuba in lutto: “Se non migliora, stop all'intesa con L'Avana”

di Mario Fabbroni
La riapertura dell’Ambasciata Usa a L’Avana e il disgelo nei rapporti bilaterali - firmato da Barack Obama - nei confronti di Cuba. Un pezzo di storia moderna che Donald Trump intende cancellare. A poche ore di distanza dalla morte del Lider Maximo Fidel Castro, il Presidente eletto dagli americani annuncia via Twitter che «se Cuba non vuole fare un accordo migliore per il popolo cubano, il popolo cubano/americano e gli Usa nel suo complesso, metterò fine all’accordo».

Trump non ha precisato a quali miglioramenti si riferisce, se solo a quelli sui diritti umani - come ha detto finora il suo entourage - o anche economici, con ulteriori concessioni da parte de L’Avana dopo l’inizio del percorso avviato ufficialmente da Raoul astro il 17 dicembre 2014. Sta di fatto che ora tutto torna in discussione: il disgelo era infatti arrivato dopo lunghi negoziati segreti avviati con l’aiuto del Vaticano e concretizzatosi poi in un ordine esecutivo con cui il presidente Usa ha revocato tutta una serie di restrizioni in campo finanziario, commerciale e turistico, compreso il ripristino dei voli di linea diretti.

Intanto Cuba sembra non prestare attenzione alle “minacce” di Trump. Sull’isola della “revoluccion” sono migliaia le persone che si no messe in fila già dall’alba di ieri per portare l’ultimo omaggio a Fidel Castro, firmando i “Registri della Rivoluzione”. Con bandiere cubane e foto di Fidel, il popolo si è accodato a Plaza de la Revolucion per dire addio al “eroe” protagosta di un’epoca: la folla è diventata addirittura imponente con il passare delle ore, al punto che le operazioni di firma dei registri andranno avanti sino alla giornata di oggi per accontentare tutti. Ai funerali ci sarà anche Diego Armando aradona. Il pibe de oro ha infatti confermato la sua presenza all’emittente TyC Sports: «Abbiamo perso una leggenda, continuerò ad amare Fidel e il “Che”. Anzi continuerò ad amarlo andando a Cuba per rendergli omaggio. Fidel diceva sempre che gli “americanos” possono essere forti perchè hanno la bomba più potente, ma che a vincere la guerra delle idee era lui, fatto che conta di più».
Ultimo aggiornamento: Martedì 29 Novembre 2016, 08:56
© RIPRODUZIONE RISERVATA