Oltre 45.000 persone proveniente da tutto il mondo si sono dirette ieri a Buñol (vicino Valenzia), per partecipare alla tradizionale "guerra dei pomodori" che quest'anno ha mandato un messaggio forte e chiaro contro la violenza e all'omofobia
Oltre 160.000 chili di "proiettili rossi" sono stati lanciati in 60 minuti netti.
Una battaglia senza esclusione di colpi dove non esistono amici o parenti, chiunque può diventare il bersaglio perfetto di un pomodoro.
Intensificate al massimo le misure di sicurezza . La novità di quest'anno è l'obbligo dei tiratori di portare un braccialetto luminoso con un chip contente le informazioni dai vari gruppi partecipanti e un quadro di identificazione . Tre i colori: rosso per i tiratori ; verde per la sicurezza comunale ; e blu per la polizia .
Le origini de "La Tomatina" risalgono al 1945 quando durante una festa alcuni giovani inziarono a tirarsi addosso dei pomodori utilizzandoli come armi. L'anno successivo si ripeté il medesimo scenario con la differenza che i manifestanti si portarono i pomodori da casa. Le autorità locali, dopo aver osteggiato l'iniziativa per diversi anni, dal 1957 si fecero promotrici e dal 1980 è il comune di Buñol a fornire i "Proiettili rossi".
Il 27 agosto 2007 l'ufficio del turismo generale premiò La Tomatina come festival di interesse turistico internazionale.
Il numero di pomodori è cresciuto fino a 160.000 chili, quasi 10.000 in più rispetto al 2015,caricati in sette camion.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 1 Settembre 2016, 13:33
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