La lotta al cancro e un fratellino in arrivo:
Tom e la figlia Kelli commuovono il mondo

La lotta al cancro e un fratellino in arrivo: Tom e la figlia Kelli commuovono il mondo

di Federica Macagnone
Non è mai troppo tardi per essere felici, nemmeno quando si ha la certezza di non avere tanto tempo davanti. Tom Attwater di Pattingham, nel West Midlands, ha 31 anni ed è malato di tumore. Un anno fa la sua storia aveva fatto il giro del mondo quando aveva chiesto con il cuore in mano di aiutare a finanziare le cure della figlia Kelli, 4 anni, anche lei malata di cancro. Poco dopo la sua lettera alla bambina con i consigli per vivere una vita felice aveva commosso il web. Oggi Tom torna a raccontare la sua storia finalmente con una buona notizia: sua moglie Joely, 27 anni, aspetta un bambino.





«Quando è venuta a svegliarmi sventolando un test di gravidanza non potevo crederci – ha raccontato Tom – Sono scoppiato a piangere e credo di aver singhiozzato per due giorni di fila».



Ma se da un lato la notizia è stata accolta con immensa felicità, dall'altra la famiglia si ritrova a vivere l'ennesimo momento agrodolce. Tom sa che sta per morire. Sono passati due anni da quando i medici gli hanno diagnosticato un astrocitoma, un cancro al cervello che non lascia speranze dando un'aspettativa di vita inferiore ai 3 anni.



Il suo tumore lo ha derubato di un futuro con Joely, sua moglie da sei mesi e ha distrutto il suo sogno di vedere crescere Kelli, la figlia che la compagna ha avuto da una precedente relazione. Adesso l'arrivo di un bambino, la vita che continua anche dopo di lui.



«Ho disperatamente voluto un figlio ma sapevo che il mio trattamento contro il cancro poteva distruggere ogni possibilità – ha raccontato Tom - Così quando Joely mi ha detto che era incinta ho pianto. È la migliore notizia che abbia mai avuto. Avere un figlio, dare un fratellino a Kelli ci rende una famiglia completa. Quando lo abbiamo detto alla bambina ha iniziato a saltellare per la felicità, non lo dimenticherò mai». Poi è arrivato il crollo, inevitabile per chi sa che non potrà vivere abbastanza per vedere crescere i suoi figli. «Combatterò più forte che posso – ha detto l'uomo - Spero che un giorno Joely, Kelli e il nostro nuovo bambino saranno fieri di me».



Ogni giorno Tom lotta contro mal di testa devastanti, stanchezza e vertigini. Ha subito un intervento di chirurgia al cervello e sei settimane di radioterapia estenuante, ma ciò che lo preoccupa di più non è la sua malattia, alla quale si è rassegnato: non riesce ad accettare che la piccola Kelli sia stata colpita dal cancro. A soli tre mesi alla bambina è stato diagnosticato un neuroblastoma. Poi la ricaduta quando la piccola aveva tre anni, gli interventi e la diagnosi impietosa dei medici che non escludono un nuovo ritorno della malattia e la necessità di un trattamento pionieristico non coperto dal NHS (servizio sanitario nazionale).

Per le cure sono necessarie 500mila sterline e per adesso le donazioni si sono assestate intono alle 462mila. «L'unica cosa che voglio è garantire a Joely, Kelli e al nostro bambino una vita senza preoccupazioni – ha detto Tom – solo in quel momento avrò pace».



Per adesso la famiglia cerca di concentrasi su quanto di positivo la vita voglia donare loro e l'arrivo del bambino sembra un raggio di luce nel buio totale. «Mi dà un enorme conforto sapere che ho raggiunto il mio obiettivo finale di avere un bambino con Joely. Lascerò qualcuno da amare e che sappia amare». Perché la vita continua, anche se per qualcuno è arrivato il tempo di fermarsi alla prossima stazione.



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Ultimo aggiornamento: Domenica 30 Novembre 2014, 10:01