Theresa May premier mercoledì. Londra ha la nuova Thatcher

Theresa May premier mercoledì, nuova Thatcher a Londra -Twitter

La Gran Bretagna è alla svolta dopo la Brexit. Entro mercoledì sera ci sarà un nuovo primo ministro. Lo ha annunciato David Cameron, in una dichiarazione rilasciata davanti al numero 10 di Downing Street. L'annuncio giunge dopo che Theresa May è rimasta l'unica candidata alla successione di Cameron. «Theresa May ha il mio pieno sostegno, sarà più che capace di esercitare la forte leadership di cui ha bisogno il Paese», ha dichiarato il premier uscente David Cameron, annunciando che mercoledì prenderà parte al suo ultimo question time da primo ministro in parlamento, dopo di che si presenterà a palazzo reale per dimettersi formalmente.




Theresa May, 60 anni a ottobre, si avvia così a diventare la seconda donna a guidare il governo britannico dopo Margaret Thatcher. Ministro dell'Interno fra i più longevi del suo Paese, la May era da tempo considerata come potenziale futuro leader del suo partito. Figlia di un pastore anglicano del Sussex, proviene, come già fu per la lady di ferro, da un ambiente molto più modesto di quello dei tanti uomini educati a Eton e Oxford che circondano il primo ministro uscente David Cameron. Anche la May, che ha studiato nelle scuole statali, è stata a Oxford, ma grazie ad una borsa di studio. Prima di entrare in politica come deputato conservatore nel 1997, lavorava alla banca d'Inghilterra. Ministro dell'Interno dal 2010, ha ottenuto molta notorietà nel 2013 quando è riuscita ad espellere dal Paese l'imam radicale Abu Qatada, ma è stata criticata per non aver mantenuto la promessa del governo di portare il numero netto degli immigrati sotto i 100mila l'anno. Schierata a favore del Remain al referendum sulla Brexit, ha assicurato che rispetterà l'esito della consultazione portando la Gran Bretagna fuori dall'Unione Europea ed ha escluso elezioni anticipate. Ritiene che la richiesta formale di uscita dall'Ue non potrà arrivare prima della fine dell'anno, per avere il tempo di definire la posizione britannica nel negoziato. In quest'ambito, May ha precisato che lo status dei cittadini europei residenti in Gran Bretagna farà parte delle trattative, senza garantire quindi che possano rimanere.
 
 


Sostenitrice della modernizzazione del partito conservatore, la May ha sempre spinto per una maggior presenza femminile fra i deputati Tories. Oggi promette di unificare il partito e il Paese dopo lo shock della Brexit e di mettere il suo partito «al servizio della gente che lavora». Considerata una 'tostà, la May viene paragonata dal Guardian ad una preside che mantiene la calma davanti ad una classe di allievi turbolenti. Unica debolezza nota è quella per le scarpe stravaganti.


Nella vita privata, è sposata con Philip May, un banchiere che ha conosciuto quando entrambi studiavano a Oxford.
Pare che a presentarli, ad un ballo di giovani conservatori, sia stata la futura primo ministro del Pakistan, Benazir Bhutto. Come ormai tutti sanno, la coppia non ha figli. L'infelice considerazione della sua avversaria Andrea Leadsom, sul fatto di poter essere un miglior primo ministro perchè madre, si è ritorta verso quest'ultima contribuendo oggi alla sua decisione di ritirarsi dalla corsa a leader del partito conservatore. Senza più avversari, la May sia avvia dunque a succedere a David Cameron, che si è dimesso all'indomani del referendum del 23 giugno sulla Brexit.



 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 11 Luglio 2016, 18:01
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