Il servizio per conservare i tatuaggi dei vostri
cari dopo la morte: "Perché bruciarli, sono arte"

Il servizio per conservare i tatuaggi dei vostri ​cari dopo la morte: "Perché bruciarli, sono arte"
Un tatuaggio è per la vita, e da oggi anche oltre. Grazie a Save My Ink, fondato dall'americana National Association for the Preservation of Skin Art (NAPSA), è possibile conservare i tatuaggi dei defunti per conservare un ricordo delle loro passioni e del loro corpo in maniera ancora più vivida.



Il processo è piuttosto macabro, e consiste nel tagliare il pezzo di pelle interessata dal cadavere per poi conservarlo in sostanze chimiche che ne fermino la decomposizione. Una volta trattato, il ritaglio viene inviato ai parenti in una cornice.







Secondo Save My Ink, il processo permette agli appassionati di tatuaggi di lasciare in eredità una parte di se stessi, "proprio come una casa, un anello o qualsiasi altro bene caro". Spiegando la filosofia alla base dell'idea, il direttore esecutivo Charles Hamm ha detto: "Non bruceremmo mai un Picasso o qualsiasi altra opera d'arte per cui una persona abbia investito passione e denaro. Così il tatuaggio è un'opera d'arte unica, solo su tela diversa".



Il servizio unico nel suo genere è stato lanciato ufficialmente negli Stati Uniti la scorsa settimana e ha già conservato con succeso 21 tatuaggi.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 21 Settembre 2015, 15:22
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