Suona un canto sacro musulmano: dj minacciato di morte in Tunisia

Suona un canto sacro musulmano: dj minacciato di morte in Tunisia
In molti non hanno gradito l'esibizione di Dax J all’Orbit Festival, nei pressi di Hammamet in Tunisia. Il famoso dj è stato bersagliato di critiche, minacciato addirittura di morte e la sua pagina Facebook è stata rimossa. Il tutto perché aveva inserito un canto sacro musulmano durante la performance nel locale El Guitone di Nabeul.

Il set risale al primo aprile e, come riporta il sito parkettchannel, la polemica è scoppiata dopo che in rete sono apparsi dei video amatoriali della sua esibizione "profana". Dax J ha allora fatto un passo indietro e pubblicato un post di scuse sulla sua pagina Facebook ufficiale.





Nel suo post, Dax J ha chiarito che il gesto è stato fatto in buona fede e che da artista ha sempre considerato molto bello il canto della chiamata alla preghiera, l’Adhan, e ha voluto quindi inserirlo in quel set come tributo. Il dibattito tra i sostenitori della libertà di espressione e i difensori della purezza del culto è aperto. I colleghi si sono schierati dalla parte di Dax J, ma il dj avrebbe addirittura iniziato a ricevere minacce di morte che lo avrebbero spinto a chiudere il profilo social. Nel frattempo, le autorità tunisine hanno chiuso il club e arrestato il manager del locale per “violazione nei confronti della buona morale e pubblico oltraggio al decoro”. Anche Orbit Festival si è scusato per l’accaduto.




 
Ultimo aggiornamento: Martedì 4 Aprile 2017, 18:12
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