India, il ristorante vieta l'ingresso
ad una ragazza vittima di stupro

India, il ristorante vieta l'ingresso ad una ragazza vittima di stupro
CALCUTTA - Un ristorante di Calcutta ha negato l'ingresso a una donna, vittima di stupro. Lei ha denunciato il proprietario.



Lo riportano i media indiani. La quarantenne ha raccontato alla polizia che sabato sera era andata un locale chiamato Ginger, nel sud della metropoli, che è anche un pub, ma non ha potuto entrare.



«Mi hanno negato l'ingresso - ha denunciato - perchè sono la donna che è stata stuprata a Park Street». La violenza, avvenuta nel 2012 appunto a Park Street, una nota strada di Calcutta, aveva sollevato un grande clamore perchè la vittima aveva in seguito rivelato la sua identità ai giornali sfidando la legge sulla privacy. Susette Jordan, questo il suo nome, era stata stuprata da cinque uomini armati di una pistola a bordo di un automobile. Dopo il rifiuto del ristorante la donna è andata al commissariato per sporgere denuncia.



«Sono stata umiliata in pubblico - ha detto - e nessuno è intervenuto a mia difesa. È come se fossi stata violentata un'altra volta». Ma il gestore, Dipten Banerjee ha smentito le accuse replicando che il rifiuto è stato motivato per il riprovevole comportamento della Jordan in un'altra occasione in cui era giunta nel locale in compagnia di uomini. «Non l'abbiamo fermata perchè è una vittima di uno stupro - ha detto - ma perchè ci aveva creato dei problemi in passato dopo essersi ubriacata». Ha aggiunto poi di avere un filmato interno che prova la sua versione.
Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Settembre 2014, 08:02
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