"Ingresso vietato alle donne, mandate il vostro
accompagnatore": scoppia una bufera -Guarda
Le cose stanno davvero così? Nel caso dell'Arabia Saudita, Starbucks si è semplicemente adattato alle leggi locali, che impediscono alle donne di frequentare da sole locali pubblici e anche di guidare. Questo, d'altronde, spiega i cartelli apparsi sulle porte d'ingresso, come «Riservato a uomini da soli» e «Ingresso vietato alle donne: mandate il vostro autista a ordinare per voi, grazie». In Arabia Saudita, infatti, è abbastanza comune che le donne abbiano un autista personale, dal momento che per legge non possono avere la patente di guida.
La protesta delle femministe, però, è stata furiosa e sembra aver messo in imbarazzo anche le donne saudite, che sui social si esprimono così: «Le nostre leggi sono queste, non rendeteci ridicole con le vostre finte battaglie». Clarence Rodriguez, giornalista francese, ha voluto vederci chiaro dopo che nel proprio paese era nato il boicottaggio. Ha deciso di recarsi direttamente in Arabia Saudita, verificare con i propri occhi e chiedere alla popolazione locale un parere sulla protesta. Le risposte sono state decisamente perentorie: «Ci sono donne che stanno creando un caso clamoroso solo per avere visibilità sui media occidentali, e questo fa male all'intera popolazione saudita, sia maschile, sia femminile».
Starbucks nel frattempo ha annunciato che nei 78 locali presenti in Arabia Saudita sono partiti i lavori di divisione tra la clientela maschile e quella femminile (come stabilito dalla legge). Uno degli Starbucks, addirittura, è riservato esclusivamente alle donne. Ma questo non è bastato a placare l'ira delle femministe, che continuano a vedere una discriminazione inaccettabile. Lo riporta Buzzfeed.
Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Febbraio 2016, 12:44
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