Seno e capezzoli in vista e una frase nazista:
"Ecco cosa ha censurato Facebook" -Foto

Seno e capezzoli in vista e una frase nazista: "Ecco cosa ha censurato Facebook"

di Enrico Chillè
Il nudo, anche se artistico, è vietatissimo su Facebook. Provate a condividere la foto di un seno con i capezzoli ben in vista e sarete bloccati in breve tempo. Peccato che questa solerzia sparisca definitivamente quando ci imbattiamo in contenuti violenti e pieni d'odio (per non parlare delle continue torture inflitte alla grammatica italiana).











Questo, più o meno, è quello che deve aver pensato il fotografo tedesco Olli Waldhauer. Di solito immortala edifici e paesaggi in giro per il mondo, ora è diventato il paladino di una rivolta contro il social network. Una sua fotografia, realizzata a mo' di provocazione verso le politiche di Facebook, ha infatti inevitabilmente sollevato un polverone.



Nello scatto compaiono una modella a seno scoperto e un uomo, seduto su una poltrona, con il seguente messaggio scritto su un cartello: 'Non comprate i prodotti venduti dai turchi'. Eppure 'Kanaken' in tedesco è un termine decisamente dispregiativo per indicare chi viene dall'antica Anatolia, e il tenore del messaggio è lo stesso che veniva utilizzato negli anni '30 dal regime hitleriano.



Facebook, manco a dirlo, ha censurato la foto e bloccato la pagina professionale di Olli a causa dei contenuti di nudo. L'uomo, allora, ha lanciato una rivolta e il suo hashtag, #NippelStattHetze (traducibile come 'Capezzoli al posto della discriminazione'), è diventato virale. Diversi utenti in tutto il mondo hanno appoggiato la sua causa, e la notizia è finita addirittura sul Washington Post. Quei permalosi di Facebook, però, quando hanno saputo che Olli l'aveva condivisa sul proprio profilo, l'hanno bloccato di nuovo.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 6 Novembre 2015, 22:17
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