Germania, sciopero dei treni per sei giorni:
il più massiccio mai proclamato

Germania senza treni per sei giorni: partito ​lo sciopero più massiccio mai proclamato
Per le ferrovie tedesche è semplicemente uno smacco, e neppure il primo: ben 6 giorni di sciopero manderanno in tilt la circolazione su ferro in Germania, da oggi fino a domenica, coinvolgendo treni e linee metropolitane.





Il che significa il blocco del paese per una settimana. E per ora non è arrivato alcun passo indietro: diversamente da quello che è accaduto in Italia, dove lo sciopero dei gestori delle aree autostradali annunciato per stasera è stato sospeso, dopo una riunione col governo. Annunciata ieri, l'astensione dal lavoro dei macchinisti tedeschi, invece, è partita alle 15 con lo stop dei treni merce, cui si aggiungeranno quelli destinati ai passeggeri a partire dalle 2 del mattino di domani.



È lo sciopero più clamoroso della storia di Deutsche Bahn, e il sindacato Gdl, piccola sigla che ha già fatto parlare di sè nel mondo per il blocco dei treni effettuato proprio nei giorni dell'anniversario dei 25 anni della caduta del muro di Berlino, non ha mostrato alcuna indecisione, rifiutando il prosieguo della trattativa: «non si media sui diritti di base», ha detto il leader Claus Weselsky. Ce n'è abbastanza per far perdere le staffe al mondo economico, e innervosire addirittura la cancelleria, che ha invitato proprio alla mediazione. «Lo sciopero è un diritto garantito in Germania», ha esordito. Per poi aggiungere: «Senza immischiarmi direttamente posso dire che ritengo la strada della mediazione percorribile. Tutti aspettiamo una soluzione al problema».



Toni anche più severi da parte del vicecancelliere socialdemodratico e ministro dell'Economia, Sigmar Gabriel: «io mi chiedo, c'è ancora qualcuno che capisce cosa stia effettivamente succedendo nella Deustche Bahn?» Non si tratta delle condizioni dei lavoratori, ha affermato, «ma di una questione di potere all'interno della rappresentanza sindacale».
La vertenza che ha visto già 8 scioperi, tutti piuttosto lunghi e decisamente imbarazzanti per l'immagine dell'impresa, si basa sulla richiesta del sindacato di un aumento in busta paga del 5% a fronte della riduzione dell'orario di lavoro: un'ora in meno alla settimana. Ma c'è anche la rivendicazione, da parte del piccolo sindacato, di rappresentare anche il resto del personale di carrozza e i manovratori di locomotrici. Intanto è stato il Dihk (Industria a tedesca e Camere di commercio) ad avvertire: se lo sciopero avverrà davvero nelle modalità annunciate la conseguenza sarà un costo di mezzo miliardo di euro. «I depositi si svuoteranno, la produzione arrancherà, si potrà addirittura arrivare allo stop produttivo in qualche caso». Particolarmente colpiti, secondo la Bdi (Confindustria tedesca) saranno i settori dell'acciaio, della chimica e dell'auto. La Deutsche Bahn ha provato a correre ai ripari, presentando un piano sostitutivo e garantendo che circolerà un treno su tre, sulla lunga percorrenza; mentre nel traffico regionale il gruppo aspetta un?offerta regolare fra il 15 e il 60%. In Italia invece, lo sciopero dei gestori delle aree autostradali che sarebbe dovuto partire stasera alle 22 per finire alla stessa ora del 6 maggio è stato sospeso, dopo una riunione fra gli attori del comparto e il ministero dello Sviluppo economico. La prossima riunione è il 13 maggio con tutte le parti interessate al Piano di ristrutturazione della rete di aree di servizio presenti in autostrada.

Ultimo aggiornamento: Lunedì 4 Maggio 2015, 20:42
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