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"Mi chiamo Deborah e vendo parti di feti morti":
scandalo in Usa sul colosso degli aborti -Video
«Fegato e polmoni di feto sono i piu' richiesti». L'affermazione choc di una funzionaria di Planned Parenthood mette sul banco degli imputati l'organizzazione che da quasi un secolo si batte in America per una maternità responsabile. Girato «undercover» dal gruppo antiaborto Center for Medical Progress, mostra la direttrice dei servizi medici di Planned Parenthood, Deborah Nucatola, che discute con due attivisti che si fingono inviati di una societaàdi ricerche biomediche. Al centro della conversazione e' la richiesta dei militanti del Center di ottenere tessuti fetali a scopo di ricerca e se Planned Parenthood si facesse pagare per il servizio.
Il gruppo antiaborto, fondato dall'attivista di Los Angeles David Daleiden, ha postato il video su YouTube e sul suo sito web sostenendo che l'organizzazione per il controllo delle nascite ha violato la legge «vendendo organi di feti abortiti». Negli Usa e' una pratica illegale e la Nucatola non fa mai affermazioni esplicite di questo genere. Nella conversazione con i militanti, la donna afferma infatti che «Planned Parenthood e' molto, molto attenta» a evitare di dare questa impressione e si limita a farsi rimborsare eventuali costi sostenuti, «ad esempio per spedire i tessuti».
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