L'incubo di Sarah, stuprata dagli 11 ai 16 anni.
"Mi facevano credere che fosse tutto normale"

L'incubo di Sarah, stuprata per cinque anni da una gang. "Mi facevano credere che fosse tutto normale..."
Un incubo durato cinque lunghi anni, e Sarah non era la sola a doverlo subire.



Quello che è accaduto per oltre un decennio a Rotherham, città dello Yorkshire, ha lasciato la Gran Bretagna sotto choc: un numero nutrito di cittadini di origine pakistana adescava e violentava tantissime bambine e adolescenti. Come riporta il Daily Mail, l'identikit delle vittime della gang era sempre lo stesso: pre-adolescenti bianche, fragili, vulnerabili e con una vita familiare turbolenta. Anche i mostri erano generalmente accomunati dalla nazionalità, dall'età e dalla professione: la stragrande maggioranza lavorava come tassista e aveva circa 30 anni.



Anche Sarah Wilson, che oggi ha 23 anni, è stata una vittima della gang e ora ha deciso di raccontarlo in un libro: «La prima volta, a 11 anni, fui molestata in un parco giochi. Da allora, questi uomini mi hanno riempito di regali e di attenzioni, dicevano sempre che ero speciale. Un anno dopo mi violentarono per la prima volta: fu un pakistano di 35 anni, grasso, dentro un taxi».

Quello che Sarah subì, negli anni, fu un vero e proprio lavaggio del cervello: «Mi regalavano vestiti, profumi, sigarette, cellulari, oltre a droghe e alcol. Mi facevano sentire speciale e pensavo che fosse normale ricambiare le loro attenzioni facendo sesso, generalmente mi drogavano prima di violentarmi. Quando provavo a ribellarmi, mi minacciavano e dicevano di essere pronti a uccidere me e la mia famiglia».











Sarah non era sola: secondo le indagini, le ragazzine violentate dalla gang in tutto lo Yorkshire sarebbero diverse centinaia. «Mia madre mi è sempre stata vicina, anche quando rimasi incinta di uno di loro, con cui c'era un legame affettivo molto particolare, anche perché aveva solo un anno più di me» - racconta la ragazza - «Denunciammo il tutto alla polizia e agli assistenti sociali, ma per anni non mossero un dito, preferirono insabbiare tutto per non alimentare il razzismo e possibili ritorsioni contro tutta la comunità pakistana».



L'incubo di Sarah finì quando aveva 17 anni: riuscì, con l'aiuto dei vicini, una famiglia pakistana, a nascondersi dai suoi aguzzini, ma non ci furono conseguenze. Per i pedofili, a quell'età, non era più interessante e la lasciarono stare. La macchina della giustizia si mosse solo nel 2010, e dopo cinque anni sono state una trentina le condanne nei confronti dei mostri di Rotherham. «Le ferite di allora non guariscono in una notte» - spiega Sarah - «Mi ritengo però fortunata: mia madre è sempre stata al mio fianco, senza di lei sarei tornata a drogarmi o mi sarei uccisa. Per fortuna, oggi sono una mamma felice e ho combattuto per avere una vita normale, come tutte le mie coetanee, fatta di studi al college e di lavori a tempo pieno».



I COMMENTI SU LEGGO FACEBOOK

L'INCUBO DI SARAH"Mi facevano credere che fosse tutto normale": ecco cosa una #gang le ha fatto dagli 11 ai 16 anni

Posted by Leggo - Il sito ufficiale on Mercoledì 8 luglio 2015

Ultimo aggiornamento: Giovedì 9 Luglio 2015, 11:25
© RIPRODUZIONE RISERVATA