Nelle stanze che i giornalisti di Le Point hanno avuto modo di visitare sono stati ritrovati resti di pizza da asporto consegnati da una pizzeria lì vicino e Madeleines al cioccolato (tra i dolcetti simbolo della Francia resi celebri in tutto il mondo dall'opera di Marcel Proust) acquistati nel distributore automatico dell'hotel. Ma anche un lotto di siringhe, aghi corti e fili da intubazione sparsi sul tavolo tondo del salone. Le analisi affidate alla polizia scientifica dovranno determinare se questo materiale medico ha permesso di confezionare le cinture esplosive dei kamikaze o se è servito ad iniezioni ipodermiche.
«E se i killer si fossero drogati?», si chiede Le Point. Uno dei testimoni presenti venerdì sera al Bataclan prima dell'attacco notò i kamikaze fermi per diverse ore davanti alla sala concerti: «Avevano facce da morti-viventi», ha detto.
Sistemati nelle stanze 311 e 312 dell'hotel, nel tranquillo dipartimento della Val-de-Marne, alle porte di Parigi, Abdeslam e i suoi complici sono arrivati due giorni prima di passare all'azione la sera di venerdì. Sabato sera, precisa Le Point, gli inquirenti del 36 Quai des Orfèvres hanno perquisito le stanze in cui possono aver soggiornato sei persone. L'hotel non è dotato di telecamere di videosorveglianza. La polizia giudiziaria ha prelevato tracce di Dna degli occupanti e sequestrato il computer alla reception. In precedenza è anche emerso che il fratello, Ibrahim Abdeslam, ha affittato per una settimana, dal 10 al 17 novembre, una villetta a Bobigny, nella periferia parigina. Sul posto, rivela Europe 1, è stato ritrovato del «materiale telefonico», probabilmente telefoni e schede sim.
#Parigi, Salah prenotò un albergo su #Booking due giorni prima: in camera siringhe e dolcetti
Posted by Leggo - Il sito ufficiale on Martedì 17 novembre 2015
Ultimo aggiornamento: Martedì 17 Novembre 2015, 16:59