All'inizio del video il ragazzo fa riferimento al divieto di giocare in chiesa. Sokolovsky dice: "Come si può offendere entrando in una chiesa con uno smartphone?. Ho deciso di prendere solo alcuni Pokemon in chiesa, perché no?".
La polizia ha iniziato a indagare Sokolovsky poco dopo che il video è stato pubblicato. La commissione d'inchiesta locale ha comunicato che un 21enne era stato accusato di incitamento all'odio e di offendere la sensibilità religiosa e detenuto per due mesi. Essa ha aggiunto che la pena potrebbe raggiungere fino a cinque anni di carcere. Si tratta dello stesso reato contestato a due donne del collettivo Pussy Riot, che sono state in prigione nel 2012 per due anni. Il collettivo ha infatti diffuso un tweet sul caso:
2 criminal articles & up to 5 years in jail
— Pussy Riot (@pussyrrriot) 3 settembre 2016
for catching fucking pokemons in a church#FreeSokolovsky pic.twitter.com/enTl2UnNRL
Sokolovsky, che ha quasi 300.000 iscritti al suo canale YouTube, ha già realizzato altri video che criticano la chiesa russa. Il portavoce della chiesa ortodossa Legoyda ha scritto sulla sua pagina Facebook che il ragazzo ha lo stesso stile di Charlie Hebdo, disprezzando il contenuto dei suoi video.
Il governo russo ha fin dall'inizio un rapporto conflittuale con Pokémon Go, il ministro delle Comunicazioni Nikolai Nikiforov ha addirittura detto al Moscow Times che i "servizi segreti potrebbero aver contribuito a questa applicazione". Questo non è l'unico caso di arresto legato al gioco. Gli attivisti per la libertà di espressione chiedono l'immediata scarcerazione del ragazzo.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 8 Settembre 2016, 21:10
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