Salvò una bimba durante l'uragano Katrina:
la rivede dopo 10 anni. E scoppia in lacrime

Militare salvò una bimba durante l'uragano Katrina: la rivede dopo 10 anni. E scoppia in lacrime

di Federica Macagnone
«Tu mi hai salvato più di quanto io abbia salvato te» ha detto mercoledì scorso, tra le lacrime, a quella ragazzina perduta e poi ritrovata, ripensando a giorni lontani che all'improvviso gli sono tornati davanti come se fossero il presente. In quei giorni Mike Maroney, sergente dell'Air Force americana, stava vivendo uno dei periodi più difficili e bui della sua vita: non sapeva che stava andando incontro a un appuntamento fissato dal destino che non avrebbe dimenticato mai più e che lo avrebbe accompagnato per i successivi dieci anni.



Inviato in missione di salvataggio in Louisiana subito dopo il passaggio dell'uragano Katrina, che nell'agosto 2005 devastò buona parte del sud degli Stati Uniti, volava da una settimana alla ricerca di superstiti. Salvò diverse persone, tra cui un uomo con aneurisma aortico che rischiava la vita e una donna in coma che non lasciava il proprio letto da anni. Ma quando recuperò la famiglia Brown dalle acque di New Orleans ebbe un incontro magico con Morgan L'Shay, una bimba di tre anni che lo riportò con la mente a uno dei suoi due figli che aveva la stessa età. Mentre lui la portava via da quell'inferno insieme ai genitori e ai quattro fratelli, la piccola indicava la sua casa e la sua scuola e intanto, come un'adulta, accarezzava la madre che piangeva, rassicurandola: «Va tutto bene, ora siamo al sicuro, non preoccuparti».



All'arrivo all'aeroporto internazionale di New Orleans, l'abbraccio tra Mike e Morgan fu immortalato in una foto da un militare. «Valeva la pena fare tutto quello che ho fatto – dice oggi Mike – anche solo per quell'abbraccio. Era stata una settimana così difficile. Quando mi ha avvolto in quell'abbraccio mi sono sentito in paradiso, non esisteva più niente altro: era amore allo stato puro». Il sergente ancora non sapeva quanta strada avrebbe fatto quella foto, che in seguito venne pubblicata come copertina di una rivista militare, stampata su carte telefoniche di AT&T, tovagliette di Burger King, monete di scambio nelle basi militari.



Negli anni successivi la famiglia Brown ha avuto problemi economici, mentre Mike, che come militare era stato schierato in Iraq, in Afghanistan, nelle Filippine, lasciò il servizio attivo nel 2006 e diventò istruttore nella base di San Antonio-Lackland, arrivando al grado di sergente maggiore. Ma in tutti questi anni non ha mai dimenticato quanto Morgan gli avesse scaldato il cuore in quei giorni bui e ha cercato di rintracciarla lanciando #FindKatrinaKid,rivolgendosi anche a Oprah Winfrey, facendo circolare on line la famosa foto. «Mi piacerebbe riabbracciarla e sapere come sta – scriveva Mike – Mi piacerebbe che lei sapesse che non c'è stato un solo giorno in cui non abbia pensato a lei».



La sua tenacia, alla fine, è stata premiata e mercoledì scorso ha potuto riabbracciare Morgan nel corso del programma tv “The Real”. Mike ha dovuto trattenere le lacrime mentre la ragazzina, che ormai ha 13 anni, è diventata più alta di lui e sogna di diventare avvocato, saliva sul palco per raggiungerlo. «Il tuo abbraccio mi ha aiutato a superare i giorni più duri – le ha detto Mike piangendo - Mi hai salvato più di quanto io abbia salvato te». E guardandolo negli occhi, Morgan ha capito che quell'abbraccio non si era sciolto mai.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 23 Settembre 2015, 12:09