Regeni, Lega e Fratelli d'Italia escono
dall'aula: "L'Egitto è nostro alleato"

Regeni, Lega e Fratelli d'Italia escono dall'aula: "L'Egitto è nostro alleato"
Piero Fassino, sindaco Pd di Torino, da due giorni ha fatto esporre nella sede del Comune lo striscione giallo di Amnesty International che chiede giustizia e verità per Giulio Regeni, dopo aver firmato il protocollo con l'associazione. Oggi, nella Sala Rossa che ospita le riunioni del consiglio comunale, c'è stato però un caso: al momento di votare l'ordine del giorno riguardante proprio il giovane ricercatore italiano ucciso in Egitto, i rappresentanti di Lega Nord e Fratelli d'Italia hanno lasciato l'aula.

«Non possiamo prendere una posizione finché non verrà fatta chiarezza su tutta la vicenda. Regeni lavorava forse per l'intelligence britannica? Siamo davvero sicuri sia vittima dello stato egiziano?» - ha spiegato Maurizio Marrone di FdI - «L'Egitto di Al-Sisi non è uno stato canaglia, ma l'ultimo baluardo laico di fronte alla minaccia del Califfato. Siamo alleati dell'Egitto, è grazie a loro se nel nord Africa l'islamizzazione non è ancora diventata totale».

L'ordine del giorno è stato comunque approvato all'unanimità da tutte le forze politiche rimaste in aula: Pd, Fi, Ncd, M5S, Sel e Moderati.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 6 Aprile 2016, 11:36
© RIPRODUZIONE RISERVATA