Putin attacca la Turchia: "Il jet abbattuto un
favore agli Usa. Provino ora a volare sulla Siria"

Video
«In Turchia vedo un processo di islamizzazione strisciante, Ataturk si starà rivoltando nella tomba». Così il presidente russo Vladimir Putin. Putin ha ribadito che non c'è «alcuna prospettiva di cooperazione» con l'attuale leadership turca, sottolineando come sia «molto difficile» mantenere buone relazioni con Ankara.

Nella conferenza stampa di fine anno che ha tenuto questa mattina a Mosca, il presidente russo ha denunciato «l'islamizzazione» del paese. «Ci hanno pugnalato alle spalle, anche laddove eravamo disposti a cooperare con loro», ha detto, usando la stessa espressione con cui aveva reagito alla notizia dell'abbattimento del Sukhoi 24 da parte di F-16 turchi, che è tornato a definire «un atto ostile».

In particolare, Putin ha denunciato che dopo l'abbattimento dell'aereo militare russo, la Turchia si è rivolta alla Nato, «che Ankara ha usato come scudo».
«Abbattendo un bombardiere russo nella zona di confine tra Turchia e Siria forse Ankara voleva fare cosa gradita agli Usa», ha dichiarato Vladimir Putin. «Lei mi ha chiesto: è possibile che una terza parte sia coinvolta (nell'abbattimento del jet russo)? Capisco la sua allusione. Noi non lo sappiamo. Ma se qualcuno nella leadership turca ha deciso di compiacere gli americani, io non so se cosa hanno fatto è giusto o no», ha chiarito poi Putin rispondendo a un reporter turco. «Io - ha proseguito il presidente russo - non so assolutamente se gli americani hanno bisogno di questo o no».

Poi ha minacciato: La Russia ha sistemato il suo sistema di difesa aerea in Siria, «provi ora la Turchia a volare nello spazio aereo siriano», . sostenendo che prima dell'abbattimento del jet russo da parte di Ankara gli aerei turchi violavano sempre lo spazio aereo siriano.
«Le operazioni militari russe in Siria continueranno finchè sarà lanciato il processo politico per risolvere la crisi».

La Russia «sostiene l'iniziativa degli Stati Uniti per la Siria, inclusa la definizione di una risoluzione da presentare al Consiglio di sicurezza dell'Onu», ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin, nella conferenza stampa di fine anno che ha tenuto a Mosca alla vigilia della riunione di New York dei ministri degli esteri dei paesi del 'gruppo di supportò che segue le riunioni di Vienna per definire una soluzione politica della crisi. Putin ha comunque ribadito che «solo i siriani possono scegliere il loro presidente» e che la Russia «non accetterà mai» che qualcuno imponga dall'esterno un governo a un paese.

Russia e Stati Uniti sono tuttavia concordi nella necessità di avviare i lavori per una nuova costituzione e la creazione di un meccanismo alla base delle prossime elezioni in Siria.
Putin si è detto «non certo» della necessità di Mosca di mantenere una base militare permanente in Siria, considerate le capacità missilistiche di cui dispone la Russia. «Se dobbiamo colpire qualcuno, siamo in grado di farlo», ha detto.


«La Russia vuole rispettare gli accordi di Minsk ma bisogna anche vedere cosa c'è scritto negli accordi» sull'Ucraina, ha aggiunto Putin che poi ha definito come una «manipolazione» le azioni dell'Ucraina per applicare gli accordi di Minsk. Poi ha aggiunto: «La soluzione del conflitto ucraino non può avvenire attraverso lo sterminio delle persone che vivono nel Donbass», regione nell'est dell'Ucraina.
Poi annuncia una svolta: «Mosca è pronta a cancellare il regime di visti per i cittadini georgiani», sottolineando che la Russia vede segnali positivi dalle attuali autorità georgiane, con le quali e pronta a lavorare.

#Putin attacca la Turchia: "Jet abbattuto un favore agli Usa. Provino adesso, a volare sulla Siria"

Posted by Leggo - Il sito ufficiale on Giovedì 17 dicembre 2015

Ultimo aggiornamento: Venerdì 18 Dicembre 2015, 10:34