"Pokémon Go ha aiutato mio figlio
autistico": una mamma difente l'app
Ralphie ha 6 anni e per i genitori è difficile trovare qualcosa che cambi la sua routine, qualcosa che lo allontani, anche per poco, dal mondo in cui lui continua a rifugiarsi. Così, sotto suggerimento di un altro genitore, la mamma Lenore Koppelman, ha fatto scaricare sullo smartphone il gioco al figlio e da quel momento ha notato una maggiore voglia e capacità di interazione da parte di Ralphie.
«Dopo aver catturato il primo dal fornaio strillava per l’eccitazione è corso fuori per acciuffarne altri. Un ragazzino lo ha visto e ha capito cosa stesse facendo. Avevano subito qualcosa in comune. Quando ha scoperto che l’altro bambino ne aveva catturati oltre cento ha esclamato “wow” e ha battuto il 5 con lui. Stavo per piangere», così ha scritto la donna in un post su Facebook testimoniando che Pokémon Go ha anche i suoi effetti positivi.
La sera stessa ha chiesto di uscire: «Non vuole mai uscire la sera, perché non rientra nella sua routine. Invece questa volta era felice di farlo. Eravamo scioccati. Si è integrato con gli altri bambini. Guardava negli occhi chi gli suggeriva delle mosse per dire 'grazie'». Quello che ha portato molti ragazzi a isolarsi ha invece aperto Ralphie e la mamma non può che gioirne: «Io non so se ridere o piangere! Mio figlio sta socializzando. Parla con le persone. Sorride agli sconosciuti, li guarda negli occhi. Grazie Nintedo! È il sogno di una mamma con un bambino autistico! #gottacatchemeall».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Luglio 2016, 19:09
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