Pistorius, per la Corte d'Appello fu omicidio
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Pistorius, per la Corte d'Appello fu omicidio volontario: ora rischia 15 anni di carcere

di Bianca Francavilla
ROMA - I quattro colpi di pistola sparati durante la notte di San Valentino del 2013 inchiodano l'uomo più veloce senza gambe. Oscar Pistorius viene rispedito in carcere dalla Corte d'Appello del Sudafrica, questa volta per omicidio volontario della fidanzata.


Sospiro di sollievo per la famiglia di Reeva Steenkamp che non ha mai creduto alla versione del fidanzato-killer. Pistorius ha sempre sostenuto che quel giorno sparò credendo che un ladro si fosse introdotto nella sua abitazione di Pretoria, in Sudafrica. Ma i colpi di pistola esplosi attraverso la porticina della toilette erano quattro, non uno.





Questo dettaglio ha ribaltato la precedente sentenza di omicidio colposo: secondo il giudice della Corte d'Appello del Sudafrica gli spari non potevano che uccidere un individuo, a prescindere che fosse la fidanzata Reeva Steenkamp o il presunto ladro. Il campione paraolimpico tornerà dietro le sbarre perché «anche se è un soggetto particolarmente ansioso e disabile, non si può giustificare una reazione così violenta, soprattutto perché non si è trattata di legittima difesa». Spetterà ora al giudice di primo grado, nel 2016, stabilire quanti anni dovrà passare in carcere il killer.

In Sudafrica la condanna minima per omicidio volontario è 15 anni di reclusione, ma la sentenza terrà sicuramente conto della disabilità dell'omicida. Pistorius, fino ad ora, ha scontato un solo anno in cella. Fino al giorno della decisione definitiva sarà ai domiciliari nella casa dello zio dove alla fine di novembre ha festeggiato e immortalato in una foto il compleanno di 29 anni.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 4 Dicembre 2015, 09:08
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