Abusi choc dai bulli, Cassidy suicida a 15 anni. La madre: "Colpa delle amiche"

Abusi dai bulli, Cassidy suicida a 15 anni. La madre accusa le amiche

di Alessia Strinati
Prese in giro, molestie, poi gli schiaffi e alla fine gli abusi sessuali. In questo crescendo sono evoluti gli atti di bullismo nei confronti della figlia e a denunciare i fatti, dopo il suicidio della sua bambina, è la mamma di Cassidy Trevan, 15enne australiana morta lo scorso dicembre del 2015.



Dopo tempo la donna ha trovato il coraggio di parlare e raccontare il terribile calvario che la figlia ha dovuto sopportare prima di cedere all'estremo gesto. Cassidy era diventata vittima dei bulli anche sui social, i loro comportamenti erano tanto pressanti da portarla a perdere l'anno scolastico e a sviluppare dei disturbi d'ansia.

Dopo un periodo di cura in un centro specializzato la ragazza sembrava stare meglio e quando le vecchie bulle l'hanno invitata a una festa ha deciso di accettare. Al party però la 15enne si è resa conto che l'incubo non era finito: «È stato proprio lì però che le nuove amiche hanno messo in atto un gesto crudele e calcolato conducendola ad una casa vicina dove avevano organizzato per lei uno stupro di gruppo da parte di una banda di ragazzi più grandi», ha raccontato la madre Linda Trevan al Sun

L'episodio fu confessato dalla 15enne alla madre, ma le vietò sempre di denunciarlo alla polizia. Poi il dolore e la sofferenza hanno fatto il resto, fino all'estremo gesto che solo a distanza di anni la donna ha avuto il coraggio di raccontare.
 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 3 Febbraio 2017, 18:28
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