Il Papa invita i sacerdoti a non vergognarsi di piangere: «non smettete mai di piangere. Quando un sacerdote un religioso o una religiosa si asciugano le lacrime, c'è qualcosa che non funziona. Piangere per le proprie infedeltà, per il dolore del mondo, piangere per la gente che è scartata, per gli anziani abbandonati per bimbi assassinati. Piangere quando ci chiedono perchè nessuno di noi ha tutte le risposte ai perchè. C'è un autore russo - ricorda Francesco - che si chiedeva perchè i bambini soffrono. Ogni volta che io saluto un bimbo malato mi chiedo perchè soffra e io non ho una risposta a questo, soltanto guardo Gesù sulla croce. Ci sono situazioni nella vita che ci portano solo a piangere e a guardare Gesù sulla croce. Questa è l'unica risposta a certe situazioni della vita».
Francesco, alla messa nel campus di Nairobi seguita da quasi un milione di persone, lascia una domanda al clero africano: 'Tolgo del tempo al sonno, tolgo tempo a radio, tv, alle riviste per pregare? O preferisco queste altre? Mettersi davanti a Colui che ha iniziato l'opera e che la sta terminando per ognuno di noi. Tutti coloro che si sono lasciati scegliere da Gesù sono lì per servire, per servire il popolo di Dio, per servire i più poveri, i più scartati, i più lontani dalla società, bimbi e anziani, per servire persone che non hanno coscienza di superbia e peccato e che loro stessi vivono. Lasciarsi scegliere da Gesù significa lasciarsi scegliere e servire, non per essere servito«.
Al termine dell' intervento, il Papa scherza: »Che papa maleducato - direte - che ci ha dato consigli e non ci dice grazie.
Vi ringrazio per avere il coraggio di seguire Gesù, grazie per ogni volta che vi sentite peccatori, grazie per le carezze che date a quelli che hanno bisogno. Grazie per tutte le volte in cui avete aiutato qualcuno a morire in pace. Grazie per dare speranza nella vita. Grazie perchè vi siete lasciati aiutare, correggere e perdonare ogni giorno«.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 26 Novembre 2015, 20:53
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