Papa Francesco non dimentica gli amici:
battezza il figlio del 'cartoneros' -Foto
«Quando papa Francesco è venuto in visita in Bolivia, mia moglie Jacqueline e io siamo andati a trovarlo. Ci conosciamo da tanti anni, da quando lui era vescovo di Buenos Aires e aveva preso a cuore le sorti di noi "cartoneros", i poveri che vivono riciclando i rifiuti della città. Quando gli abbiamo detto che stavamo per avere un bambino lui ci ha detto: "Lo battezzo io". Ed è stato di parola, come sempre. Pochi giorni fa siamo andati a Roma con nostro figlio e il Papa lo ha battezzato in Santa Marta. Ho chiamato il bambino Francisco, e non avrei potuto fare altrimenti, visto tutto quello che Papa Bergoglio ha fatto per noi».
Questo il commosso racconto che Sergio Sanchez, un ex camionista argentino caduto in povertà che è diventato uno dei leader sindacali dei «cartoneros», i riciclatori di rifiuti di Buenos Aires, ha fatto in esclusiva al settimanale «Chi» in edicola mercoledì 11 novembre, e di cui è stata data un'anticipazione.
Papa Bergoglio che è diventato amico di Sanchez quando era vescovo di Buenos Aires e si batteva per i diritti dei lavoratori del mercato sommerso, ha voluto battezzare personalmente il bambino del "cartonero".
Non è la prima volta che il Pontefice vuole accanto a sé l'amico Sanchez. Durante la cerimonia di intronizzazione, il 19 marzo 2013, Sergio Sanchez era sul palco d'onore accanto ai potenti della Terra. «Ero un po' stranito quando mi sono trovato in mezzo ai re e ai presidenti», racconta a «Chi». «Ma il sorriso con cui il Papa mi ha accolto appena finito il discorso, mi ha ricordato che ero uno di famiglia».
Nell'intervista Sergio ricorda anche un altro commovente battesimo, questo volta pubblico: «Un giorno Don Jorge, perché così voleva essere chiamato, ebbe l'idea di battezzare tutti insieme i figli dei "cartoneros" in una chiesetta del quartiere di la Boca, una delle zone più povere della città».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 11 Novembre 2015, 09:10
© RIPRODUZIONE RISERVATA
