Papa Francesco da oggi in Asia: "I leader
religiosi condannino il fondamentalismo"

Papa Francesco da oggi in Asia: "I leader ​religiosi condannino il fondamentalismo"

di Franco Pasqualetti
ROMA - Più uomini e mezzi. Controlli a tappeto e l'incubo terrorista che torna a scuotere l'Italia. Dopo gli attacchi alla Francia è il nostro paese, secondo le informative dei servizi segreti americani e israeliani, ad essere nel mirino dell'Isis. Anche per questo motivo il viaggio di Papa Francesco verrà ricordato come quello più blindato di sempre nella storia del Vaticano.





Due giorni nello Sri Lanka, tre nelle Filippine: il Pontefice torna in Asia a cinque mesi dalla sua visita in Corea. L'aereo papale è volato dall'aeroporto romano di Fiumicino alla volta di Colombo, capitale dello Sri Lanka, alle 19.05 di ieri. Il ritorno è previsto per il 19 gennaio. Si tratta del più lungo dei viaggi apostolici internazionali di Francesco, il settimo. Prima di lui Papa Montini visitò i due paesi nel 1970 mentre Papa Wojtyla nel 1981 andò nelle Filippine per tornarci nel 1995 e visitare anche lo Sri Lanka. Ma Papa Francesco si è scagliato contro il fondamentalismo: «L'aumento vertiginoso del fanatismo religioso, che non esita a servirsi del nome di Dio per perpetrare orribili crimini contro l'umanità, è oggi una nuova sofferenza inflitta al mondo. Si tratta di un ritorno inimmaginabile ai secoli di barbarie che noi credevamo aver definitivamente superato e che ci ricorda come lo spirito di tolleranza sia fragile e l'opera civilizzatrice lontana dall'essere completata. I leader mondiali condannino questo atteggiamento fondamentalista».



Parole dure che hanno aumentato ancora più del normale l'incubo terrorismo: ma nel suo viaggio il Papa non avrà l'auto blindata. Nell'ambito delle misure di sicurezza predisposte per l'occasione saranno dispiegati oltre 25mila poliziotti. Ultimi ritocchi inoltre per la gigante cappella a cielo aperto allestita lungo la spiaggia di Galle Face a Colombo, la capitale. La messa principale sarà celebrata infatti nel parco urbano di Galle Face Green, che corre lungo la costa, e in quella occasione il traffico sarà limitato fino a termine della cerimonia. Il Papa si sposterà su una jeep militare dipinta di bianco per la sua visita, non ha voluto doni, nessuna macchina ufficiale, nessuno spreco di denaro.



Ma l'incubo terrorismo sembra non preoccupare la Santa Sede: «Attenzione e ragionevole prudenza, ma non risultano segnalazioni di motivi concreti e specifici di rischio», sottolinea Padre Federico Lombardi che smentisce che il Vaticano abbia ricevuto «segnalazioni di rischi specifici da servizi di sicurezza di altri Paesi».
Ultimo aggiornamento: Martedì 13 Gennaio 2015, 12:00
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