Attacco kamikaze in una scuola in Pakistan:
135 morti, oltre 100 sono bimbi -Foto/Video

Strage di bambini in Pakistan, 135 morti in un attacco kamikaze

di Valeria Arnaldi
ROMA - Hanno fatto irruzione nella scuola, sequestrando 500 tra docenti e studenti tra 6 e 17 anni, figli di civili e membri dell’esercito. Li hanno costretti, a detta dei testimoni, a guardare mentre uccidevano uno degli insegnanti, cospargendolo di benzina e dandogli fuoco. Hanno ucciso a bruciapelo alcuni dei bambini più piccoli.





Volevano che si provasse paura, orrore, disperazione. Volevano causare dolore. Un commando di sette terroristi talebani della sigla Ttp (Tehreek-e-Taliban Pakistan), tra i quali un kamikaze, ieri, ha attaccato la Army Public School a Peshawar, in Pakistan. Penetrati nell’istituto usando delle uniformi false, hanno subito preso in ostaggio un gruppo di ragazzi. Poi, il kamikaze si è fatto esplodere tra la gente, provocando decine di vittime.











Gli altri terroristi sono entrati nelle classi, sparando a chiunque incontrassero. «Una macabra processione», l’ha definita Musdassar Abbas, tecnico del laboratorio di fisica della scuola: «Sei o sette di loro sono entrati nelle aule e hanno sparato contro professori e allievi come in un tiro al bersaglio». Nel frattempo, hanno fatto esplodere diversi ordigni rudimentali, almeno dodici. Dopo 9 ore di atrocità e l’intervento delle forze di sicurezza, il bilancio è stato di 141 morti - 132 bambini e 9 dello staff – oltre a 6 attentatori e oltre 122 feriti, tra questi 80 in modo grave. «Abbiamo scelto con attenzione l’obiettivo da colpire con il nostro attentato – ha detto il portavoce dei talebani pachistani Mohammed Umar Khorasani, rivendicando l’attacco – Il governo sta prendendo di mira le nostre famiglie e le nostre donne. Vogliamo che provino lo stesso dolore».

L’attacco è stato «un’azione di vendetta» per l’operazione “Zarb-e-Azb”, lanciata il 15 giugno dalle forze di sicurezza pakistana dopo un attacco all’aeroporto di Karachi. Ad attentato ancora in corso, Khorasani ha proferito la sua minaccia: l’attentato di Peshawar è solo un “trailer”, ci saranno presto nuovi attacchi. «Colpiremo ogni istituzione collegata all'esercito fino a quando fermeranno le loro operazioni e gli omicidi extra giudiziari dei nostri detenuti».



Il premier pachistano Nawaz Sharif ha condannato l’assalto e ha assicurato che la campagna militare “continuerà fino a che non saranno eliminati tutti i terroristi”. Immediata e decisa la condanna della comunità internazionale. Il presidente Usa Barack Obama ha parlato di «depravazione». «È un’azione orribile e di vigliaccheria assoluta attaccare dei bambini indifesi mentre stanno studiando», ha detto Ban Ki-moon alla riunione del Consiglio di sicurezza Onu. «Il mondo deve reagire all’orrore», ha scritto in un tweet il premier Matteo Renzi. Ora a preoccupare è il “trailer”.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 17 Dicembre 2014, 12:17
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