Pakistan, kamikaze nel parco dei bimbi: almeno
70 morti. "L'obiettivo colpire i cristiani" -Foto

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Si aggrava il bilancio delle vittime dell'attentato che ha insanguinato ieri pomeriggio il Pakistan, dove un kamikaze si è fatto esplodere in un parco di Lahore, affollato di persone di religione cristiana per celebrare all'aperto e in famiglia la festività pasquale.
 


Secondo funzionari locali di polizia, il bilancio provvisorio dei morti è salito a 72, mentre si contano almeno 340 feriti, come riferito da Gaetano Shahnaz Akhtar, portavoce del servizio di soccorso. Il governo provinciale ha annunciato tre giorni di lutto ufficiale con le bandiere a mezz'asta e scuole chiuse nella città, ha annunciato il ministro provinciale dell'istruzione Rana Mashood. La responsabilità dell'attentato è stato rivendicato da Jamaat-ul-Ahrar, un gruppo di talebani pakistani, che ha affermato «l'obiettivo era colpire la minoranza cristiana».

GLI ARRESTI La polizia pachistana ha arrestato nelle ultime ore 15 persone nell'ambito delle indagini. Lo riferisce oggi Geo Tv. Fra gli arrestati, si è appreso, vi sono anche tre fratelli del giovane kamikaze che si è fatto esplodere fra le famiglie che trascorrevano la Pasqua nel Gulshan-e-Iqbal Park della città. L'attentatore suicida è stato identificato come Yousuf, 28 anni, figlio di Ghulam Farid e residente nel distretto di Muzzafargarh.
Intanto il premier pachistano Nawaz Sharif è giunto a Lahore per visitare i feriti e seguire personalmente le indagini.

Ultimo aggiornamento: Lunedì 28 Marzo 2016, 12:23
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