Obama ad Atene: "Non mi sento responsabile per Trump" -Guarda

Obama ad Atene: "Non mi sento responsabile per Trump" -Guarda
«L'austerità da sola non porta prosperità». Lo ha dichiarato Barack Obama ad Atene, prima tappa del suo ultimo tour in Europa da presidente degli Stati Uniti. Lo riporta il quotidiano greco Kathimerini. 

OBAMA: "NON MI SENTO RESPONSABILE PER TRUMP" Obama ha quindi affermato di non sentirsi «responsabile per quello che Trump dice o fa», ma di sentirsi invece «responsabile per facilitare una transizione che sia il più efficace possibile per il paese, paese che deve andare avanti». La paura della globalizzazione e i dubbi sulle istituzioni governative e le loro elite hanno spinto al voto per la Brexit in Gran Bretagna e all'elezione di Trump, afferma Obama, sottolineando però che ci sono delle differenze fra il referendum sulla Brexit e il voto americano. «La globalizzazione insieme alla tecnologia, ai social media e al costante flusso di informazioni hanno cambiato la vita della gente. E non ci sono dubbi sul fatto che hanno prodotto movimenti populisti sia nella sinistra sia nelle sinistra», anche in Europa. Il successo di Trump e del democratico Bernie Sanders riflette i movimenti populisti, mette in evidenza Obama. «Ho riconosciuto che c'era rabbia e frustrazione fra gli americani? Certo» aggiunge Obama, osservando una discrepanza fra la sua popolarità, superiore al 50%, e l'esito elettorale. la lezione da imparare dalle elezioni è che «dobbiamo affrontare temi come le diseguaglianze».





«Un'Europa forte, prospera e unita è una buona cosa per gli Stati Uniti», ha spiegato Obama, sottolineando come le amministrazioni, sia democratiche che repubblicane, abbiano sempre riconosciuto l'importanza dell'Alleanza Atlantica. Obama è stato ricevuto ad Atene dal presidente greco Prokopis Paulopoulos che, nell'accoglierlo nella sua residenza, lo ha ringraziato per il sostegno alla Grecia durante la crisi del debito.

«Sono certo che il suo successore proseguirà sulla stessa strada», ha aggiunto. La Grecia ha attraversato tempi economici difficili, ha detto Obama, aggiungendo che la politica della sua amministrazione è stata di favorire la crescita e l'ottimismo «fianco a fianco con il popolo greco». Il presidente americano ha infine voluto esprimere l'appprezzamento per «la compassione» della Grecia verso i rifugiati. È importante, ha detto, che non sia un solo paese ha sopportare il peso, ma che si affronti la questione dei migranti in maniera ordinata e compassionevole.

OBAMA: "STARE IN GUARDIA DA ASCESA GRETTO NAZIONALISMO" «Credo che dobbiamo stare in guardia dall'ascesa di un gretto nazionalismo».
Lo ha detto Barack Obama che ha risposto, durante la conferenza stampa ad Atene, a diverse domande riguardo alla vittoria elettorale di Donald Trump. Una vittoria che lo ha sorpreso, ha ammesso il presidente: «a dire il vero, sono stato sorpreso dai risultati elettorali». Ma che non considera sia stata un rifiuto da parte degli americani della sua visione del mondo: «l'ultima volta che l'ho controllato, una buona maggioranza d'americani condivideva la mia visione», ha detto riferendosi al suo alto tasso di popolarità. Parlando delle ragioni della sconfitta di Hillary Clinton, Obama ha fatto riferimento alla «rabbia e all'ansia» degli elettori, ma anche al meccanismo insito nel sistema americano che spinge a «desiderare di provare qualcosa di diverso dopo aver avuto qualcuno in carica per otto anni».


TSIPRAS, CONOSCO POCO TRUMP, RAPPORTI BILATERALI NON CAMBIERANNO «Conosco poco Donald Trump». Risponde così Alexis Tsipras in conferenza stampa alle domande sul presidente americano eletto. Il primo ministro greco ha parlato dei punti di vista «non convenzionali» di Trump in campagna elettorale, ma ha aggiunto che ora che è stato eletto molte cose saranno diverse. «Noi dobbiamo costruire ponti non muri», ha concluso Tsipras, dicendosi certo che i rapporti bilaterali fra Grecia e Stati Uniti non cambieranno.

 
Ultimo aggiornamento: Martedì 15 Novembre 2016, 16:51
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