"Prima i turisti, poi gli abitanti": polemica
in Nepal sui soccorsi. Mancano i mezzi

"Prima i turisti, poi gli abitanti": polemica in Nepal sui soccorsi. Mancano i mezzi

di Valeria Arnaldi
ROMA - «I velivoli andavano su e giù ma non si fermavano nei poveri villaggi travolti dalle valanghe di terra e fango». A lanciare l'allarme soccorsi e, soprattutto, soccorsi mancati, è una ong nepalese di prima linea che, attraverso le parole di uno dei suoi membri, a pochi giorni dal terremoto che ha devastato la zona, avanza l'accusa di interventi privilegiati per i turisti.





I soccorritori indiani, cinesi, francesi e americani avrebbero puntato l'attenzione, in particolare agli inizi, sui luoghi dove si trovavano i turisti stranieri, tra città d'arte, aree vicine all'Everest o zone di trekking, “dimenticando” la popolazione. Soccorsi di serie A e serie B dunque. E, più ancora, soccorsi nel caos. Anche istituzionale.



Il primo ministro Sushil Koirala, durante una conferenza dei partiti nepalesi a Kathmandu, ieri, ha ammesso «le nostre operazioni di soccorso alle vittime non sono state efficaci». Lontano dal Paese durante il terremoto per un viaggio ufficiale in Indonesia, Koirala, è riuscito a rientrare solo domenica. «Il Governo ha ricevuto centinaia, migliaia di richieste di soccorso anche dai villaggi più remoti», ha dichiarato. Ma «l'amministrazione è riuscita a fare ben poco in molte aree per la carenza di macchinari e di personale addestrato a questo tipo di disastri».



I “numeri” sono troppo alti perché il Paese possa fronteggiare da solo l'emergenza: 5.057 vittime, oltre 10mila feriti, 450mila sfollati e una stima che supera i 10mila morti. Secondo l'Onu, sono 8 milioni le persone colpite dalla calamità. E, tra queste, 1,4 milioni stanno esaurendo cibo e acqua. Intanto, grazie al miglioramento delle comunicazioni, è sceso a dieci il numero degli italiani dispersi. Il premier nepalese, proclamati tre giorni di lutto nazionale, ha chiesto aiuto alla comunità internazionale per avere medicine, tende, assistenza sanitaria.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Aprile 2015, 11:18
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