Le mani della 'ndrangheta anche a New York:
blitz di polizia e Fbi contro le cosche calabresi

Le mani della 'ndrangheta anche a New York: blitz di polizia e Fbi contro le cosche calabresi
È in corso un blitz della Polizia e dell'Fbi nei confronti di presunti appartenenti alla 'Ndrangheta operanti in Calabria e negli Usa, ritenuti appartenenti ad un'organizzazione che controllava il traffico internazionale di droga tra l'Italia, gli Stati Uniti e il Sud America.



L'indagine, coordinata dalla procura antimafia di Reggio Calabria, è durata diversi mesi ed è stata condotta dagli uomini del Servizio centrale operativo e della squadra mobile di Reggio Calabria, in stretto contatto con gli agenti del Federal bureau of Investigation.



La base a New York. Una piccola pizzeria-ristorante nel Queens, a New York, gestito da un calabrese incensurato assieme alla moglie e al figlio, secondo quanto ricostruito dagli investigatori attraverso intercettazioni audio e video, era la base dell'organizzazione che controllava un imponente traffico di droga tra gli Stati Uniti e l'Italia.



L'uomo è stato arrestato assieme alla moglie e al figlio dall'Fbi, con l'accusa di traffico internazionale di droga. Dalle indagini è emerso che dietro la veste ufficiale, titolare del ristorante-pizzeria 'Cucino a modo miò nel Queens, la sua vera attività era quella di broker del traffico di droga.



L'uomo sarebbe infatti in contatto sia con esponenti delle famiglie mafiose newyorchesi sia con personaggi di spicco della 'Ndrangheta, un cartello della famiglia degli Alvaro, sia con i narcos sudamericani. Il 12 ottobre scorso, il giorno del Columbus Day, gli uomini del Fbi e della polizia italiana hanno bloccato il primo carico di cocaina, proveniente da un porto del centro America e destinato alle piazze di New York e della Calabria.
Dietro questo traffico, hanno ricostruito gli investigatori, vi sarebbe appunto il ristoratore calabrese.
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L'inchiesta ha consentito di ricostruire vecchie e nuove alleanze tra le famiglie mafiose americane e quelle calabresi, confermando il ruolo di leadership della 'Ndrangheta nella gestione del traffico internazionale di droga.



Alleanze che già erano emerse nell'ambito dell'inchiesta 'New Brigè: in quell'occasione gli investigatori avevano infatti dimostrato l'esistenza di un 'pontè tra New York e la Calabria, costruito attraverso l'alleanza delle famiglie mafiose americane con le cosche dell'area ionico e reggina.






Sarebbero oltre 30 gli indagati e una quindicina gli arresti ed i fermi della Polizia di Stato fra l'Italia e gli Stati Uniti per effetto dell'operazione che ha consentito di smantellare un'organizzazione internazionale specializzata nel narcotraffico.



L'indagine, coordinata dalla Procura Antimafia di Reggio Calabria insieme a quella di New York, avrebbe ricostruito vecchie e nuove alleanze criminali-mafiose, confermando il ruolo autoritario e di leadership di famiglie della 'ndrangheta nella gestione del traffico internazionale di stupefacenti. I magistrati di Reggio Calabria, il Procuratore Capo Federico Cafiero de Raho e il Procuratore Aggiunto Nicola Gratteri, hanno ricostruito, grazie alle indagini della Polizia di Stato, le proiezioni internazionali della 'ndrangheta.

Ultimo aggiornamento: Giovedì 7 Maggio 2015, 14:39