Pubblicate sulla rivista Nature Communications dai ricercatori guidati da Wenbin Xu, dell'Università King Abdullah di Thuwal in Arabia Saudita, le foto e i video indicano che entrambe le isole sono emerse in seguito a due brevi eruzioni esplosive avvenute nel 2011 e nel 2013, e che l'erosione della costa ha modificato parecchio la loro forma nei mesi successivi.
I dati radar del satellite indicano anche la presenza di due fratture di 10 chilometri, molto più lunghe di quello che farebbe pensare la dimensione dell'isola, che hanno 'alimentatò l'eruzione, accompagnata da diversi sciami di scosse sismiche, che normalmente si hanno quando vi sono intrusioni di magma. L'arcipelago di Zubair potrebbe quindi far parte, secondo gli studiosi, di una zona vulcanicamente attiva finora non notata.
Un'ipotesi corroborata dagli sciami sismici locali che di solito accompagnano l'entrata di magma.
Negli ultimi 20 anni ci sono stati almeno sei sciami sismici, probabilmente causati da diverse intrusioni di magma, tre dei quali (nel 2007, 2011 e 2013) seguiti da eruzioni nel giro di un anno. Il loro significato era passato inosservato, ma per i ricercatori dimostrerebbe la presenza di un periodo prolungata attività magmatica nell'area.
Ultimo aggiornamento: Martedì 26 Maggio 2015, 20:00
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